Non servono neanche i cannoni

D'estate è il verde dei monti ad attirare i visitatori. Ma la vocazione turistica di Santo Stefano d'Aveto, nell'entroterra chiavarese ai confini con l'Emilia Romagna, è pur sempre di colore bianco. Bianco, come la neve che dovrebbe ammantare i due impianti sciistici del paese ma che quest'inverno non ha ancora risposto all'appello.
È solo il punto più basso di una serie di inverni che, a partire da venti e passa anni fa, si sono dimostrati piuttosto avari di «oro bianco». Gli effetti si sono sentiti anche qui: una volta si contavano tre seggiovie e uno skilift, mentre oggi resiste un solo impianto di risalita dotato anche di cannoni per la neve artificiale (inutili, nelle eccezionali condizioni di quest'anno) e gestito da privati.
La pista di fondo, invece, è comunale. Tutto chiuso, finora, ma non per questo gli addetti ai lavori passano il tempo a girare i pollici o, peggio, si scoraggiano.

È il sindaco di Santo Stefano, Cristoforo Campomenosi, a dare la notizia: «Con i contributi regionali costruiremo una nuova seggiovia. In primavera inizieranno i lavori, e per la stagione 2007-08 dovremmo essere pronti». La neve non c'è, ma l'ottimismo abbonda. Buon segno.

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