Non solo Tg2: ora per Paragone spunta la direzione di «Rainews 24»

Traccheggiare come in un reality show. Anche sulla nomine Rai vale la regola (televisiva) che si decide alla fine, dopo le nomination e i consigli per gli acquisti che assopiscono l’attenzione generale. A viale Mazzini la questione non verrà comunque affrontata prima di lunedì mattina quando si parlerà di palinsesti autunnali. Al momento i nomi sono sempre i soliti: da Angelo Teodoli direttore di Raiuno a Gianvito Lomaglio per Raidue, Mauro Mazza verso Raifiction e Gianluigi Paragone sulla poltrona del Tg2. Ma a Paragone potrebbe anche essere offerta la direzione di Rainews24, sempre alle prese con malumori interni e trascurabili ascolti. Se il conduttore de L’ultima parola dovesse accettare la direzione di una testata Rai, il suo programma di approfondimento serale verrebbe assegnato al bel Milo Infante. Fine del gossip invece per la bionda Susanna Petruni, la «minzolina» para abbia perso la poltrona.
Quanto alla neonata (e strategicamente decisiva) direzione Intrattenimento ne sapremo qualcosa di più il 30 giugno. Per ora si sa che, oltre alle candidature di Giancarlo Leone e Gianvito Lomaglio già consolidate da giorni, si aggiunge in queste ultime ore il nome di Angelo Teodoli. Teodoli, già vice direttore di Raiuno nell’era Del Noce, è esperto in materia e attuale capo del palinsesto oltre che braccio destro del potente vice direttore con delega sui palinsesti Antonio Marano. Mauro Mazza rimarrebbe saldo sulla poltrona di Raiuno, nonostante un tentativo in extremis di trasferirlo a Raifiction, tentativo tramontato dopo il rifiuto di Fabrizio Del Noce di traslocare a Raicinema; mentre Maria Pia Ammirati passerebbe dalla vice direzione di Raiuno alla direzione di Raitre al posto di Paolo Ruffini.
Ruffini sponsorizzato dal consigliere Rai Nino Rizzo Nervo nel corso dell’ultima puntata del programma telematico Klaus Condicio. «Credo che solo un demente possa pensare di sollevare per la seconda volta Ruffini, disattendendo le decisioni della magistratura - ha dichiarato su YouTube - Ruffini, a cui va il merito di aver mandato in onda Vieni via con me, ma anche il nuovo programma di Mario Calabresi (Hotel Patria, ndr) e di aver varato la coraggiosa disanima di Potere di Lucia Annunziata, ha ottenuto risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ha dimostrato al mercato che Raitre non è più la cenerentola della tv e può raggiungere gli stessi ascolti di Raiuno. Se tentassero di cacciarlo nuovamente questa volta arriverebbero i carabinieri con le manette». «Sulle nomine - ha aggiunto - andrebbero fatte subito.

Deve essere chiaro che nessuno deve avere la tentazione di rimettere l’orologio 13 mesi indietro, al momento in cui Masi aveva proposto le sue nomine. Il criterio deve essere quello della meritocrazia». Proprio come in un reality, del resto.

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