Lentusiasmo cè, le idee pure, e la tradizione, be, quella non manca di sicuro, al drappello di socialisti genovesi che si sono riuniti ieri sera al Parador - sarà la Sala Sivori del Terzo Millennio? - per rilanciare la proposta di «autentico riformismo, che non può che essere anticomunista». Lo ribadisce con particolare vigore e convinzione Lucio Barani, deputato, medico, sindaco di Villafranca in Lunigiana dopo esserlo stato di Aulla, e soprattutto incrollabile craxiano di ferro, oggi anche vessillifero in parlamento del partito che si richiama a Stefano Caldoro. Sue le iniziative, fra laltro, per realizzare un monumento al leader del Garofano nella piazza prospiciente il municipio di Aulla che fu ribattezzata da «piazza Matteotti» a «piazza Martiri di Tangentopoli», nonché i cartelli di benvenuto nel Comune indicato come «Dedipietrizzato», a indicare la presa di posizione contro l'allora pm di Mani pulite. Barani, affiancato dal responsabile organizzativo nazionale, Antonino di Trapani, e dal segretario regionale del partito, Antonio Pinna, conferma ladesione al «Popolo delle libertà», il soggetto politico voluto da Silvio Berlusconi di cui «il Nuovo Psi contribuirà attivamente a elaborare la piattaforma programmatica e la struttura».
E se, come riconoscono lo stesso Barani e Pinna, è ancora modesta la rappresentanza del partito in Liguria e, in particolare, a Genova, è altrettanto vero che qui si registra un profondo interesse e unadesione convinta alle tesi del partito da parte di «nuovi strati dellelettorato, dei giovani, dei professionisti», dato incoraggiante in vista di una rappresentanza non solo simbolica, ma effettiva e autorevole allinterno dello schieramento del «Popolo della libertà».
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