Federico De Rossi
da Savona
Il progetto che non sà da fare, né domani né mai? La storia del progetto dell'architetto Massimiliano Fuksas che prevede una torre luminosa alta 120 metri con residenze, box e posti auto al centro del futuro porticciolo turistico della Margonara (700 posti barca) sembra proprio un romanzo senza fine. Dopo la presentazione all'Unione Industriali di Savona del progetto che dovrebbe ridisegnare il waterfront costiero tra Savona e Albisola davanti a tutte le massime autorità con tanto di plastico e proiezioni slide in grande stile, il progetto Fuksas è stato al centro di un feroce dibattito che ha visto protagonisti tutto gli attori della scena locale: Autorità Portuale, Camera di Commercio, Unione Industriali, Comuni di Savona, Albissola Marina e Albisola Superiore, Lega Ambiente, e i partiti politici del centro sinistra, in un tam tam di ok, blocchi, proteste e proposte di progetti alternativi alla torre in mezzo al mare in stile Dubai disegnata dal noto architetto. Ma il grattacielo sul mare ideato dal progettista «vicino» a Rifondazione che prevede una struttura in cristallo e la torre luminosa visibile anche da Genova ha diviso soprattutto la sinistra savonese e non solo, visto che ha portato allo scontro in Regione tra l'assessore Carlo Ruggeri, ex sindaco di Savona, favorevole al progetto, e l'assessore Franco Zunino, Rifondazione, contrario alla torre e al porticciolo turistico della Margonara.
L'8 agosto scorso il blitz della nave Goletta Verde di Legambiente proprio davanti alla Margonara per dire un secco no ad un progetto «dall'impatto ambientale distruttivo» per il litorale costiero tra Savona e Albisola. Alla protesta di Legambiente ha risposto subito la Camera di Commercio di Savona, che per bocca del Responsabile Turismo Massimo Parodi ha parlato di un progetto indispensabile per Savona e Albisola: «Il turismo tradizionale delle località della Provincia di Savona è ormai "saturo", quindi introdurre fette di mercato come la nautica e il suo indotto commerciale è una delle strade da percorre per un processo di riconversione economica e turistica della città di Savona». Ma se la realizzazione del porticciolo turistico della Margonara è stato già approvato nel piano regolatore portuale con tanto di consenso da parte della precedente giunta savonese Ruggeri-Lirosi, il progetto Fuksas, appoggiato da Port Authority, Camera di Commercio e Unione Industriali di Savona continua a lacerare la sinistra e i comuni interessati dal progetto. Se il sindaco di Albissola Marina Stefano Parodi si è espresso favorevolmente alla realizzazione della torre, il primo cittadino di Albisola Superiore Lionello Parodi si è detto perplesso per l'impatto ambientale sulla costa, pur riconoscendo la necessità di un progetto turistico nella riconversione di un area da tempo abbandonata al degrado.
All'interno della giunta di Savona le posizioni sono ancora più divise: tra chi è totalmente contrario, Verdi e Rifondazione Comunista, che vedono nel progetto Fuksas una pura e semplice speculazione edilizia e preferirebbero impegnare energie e risorse nella promozione del turismo ambientale piuttosto che proseguire sulla linea della cementificazione, e tra chi, come i Comunisti Italiani, che con il capogruppo in consiglio comunale, Federico Larosa, hanno chiarito che il partito è favorevole ad un porticciolo turistico con attracchi, attività cantieristiche e commerciali legate alla nautica e servizi turistico-ricettivi. Una posizione che ha rinforzato il «partito» dei sostenitori del sindaco diessino Federico Berruti, anche se con precisi distinguo legati alle quote di residenza, che secondo la sinistra radicale sarebbero destinate solo ai «super ricchi». Ma a preoccupare i Comunisti Italiani e non solo loro c'è anche il riassetto della viabilità sull'asse Albisola-Savona. Recentemente è stato l'intervento dell'assessore all'Urbanistica Rosario Tuvè: su possibili modifiche al progetto l'assessore ha lanciato la proposta di inserire nella torre almeno un polo di attrazione turistica usufruibile per la città di Savona, con l'idea di un delfinario sul modello di Genova, peraltro non previsto nel progetto urbanistico di Fuksas. Ad alimentare la discussione all'interno della maggioranza di centro sinistra a Savona ci ha poi pensato il vice sindaco Paolo Caviglia dello Sdi, che ha invece sottolineato la necessità di scindere in maniera netta il confronto in atto: «I dati tecnici relativi ai porti turistici devono trovare il giusto equilibrio economico e i giusti margini di redditività. Il problema del residenziale nell'ambito del progetto Fuksas è cosa diversa e riguarda i comuni interessati, Savona e Albisola. Il porto turistico della Margonara è stato invece già approvato dal piano regolatore portuale».
La divisione interna alla maggioranza su un ipotesi di progetto così importante per Savona è stata evidenziata a più riprese dalla minoranza di centro destra, che attende ancora una discussione di merito sul progetto Fuksas : «Il porto turistico della Margonara - ha dichiarato Vincenzo Delfino - è un'opera fondamentale per la ricettività turistica di Savona, che ha bisogno di nuove strutture per sviluppare una vocazione propriamente turistica. Sul progetto Fuksas siamo pronti al confronto e alla discussione, anche se non si capisce ancora la posizione ufficiale della maggioranza di Berruti e perché, ad esempio, il progetto Fuksas non è mai arrivato in Comune, ma presentato una sola volta all'Unione Industriali. Tuttavia è chiaro che bisogna valutare attentamente i criteri di costruzione e realizzazione di un progetto che avrà senz'altro un forte impatto ambientale e urbanistico sulla costa».
La partita, insomma, è ancora tutta da giocare, e a risolverla potrebbe essere la tessitura dei nuovi rapporti tra lo stesso Comune di Savona e l'Autorità Portuale: in cambio del via libera da parte del consiglio comunale di Savona alla torre Fuksas, l'amministrazione savonese potrebbe ricevere l'ok della Port Authority per i progetti urbanistici nell'area portuale previsti nel piano regolatore: le aree Miramare, la nuova passeggiata, un grande parcheggio pubblico in corso Mazzini, e la destinazione delle aree ex Italsider a sud-est del Priamar da utilizzare a scopo turistico per un museo del mare o altro.
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