Ok dell’Antitrust su Monte Parma ma stop ai legami con l’Agricole

L’Antitrust acconsente all’acquisizione del controllo di Banca Monte Parma da parte di Intesa Sanpaolo ma detta precise condizioni. L’Authority ha precisato infatti che, senza la piena attuazione delle misure sullo scioglimento dei legami con il Crédit Agricole, riaprirà l’istruttoria.
Malgrado gli accordi raggiunti ai tempi della fusione tra l’ex Banca Intesa e il Sanpaolo, l’Agricole è infatti ancora grande socio di Intesa Sanpaolo (con una quota del 4,7%) e controlla Cariparma, la prima banca delle province di Parma e Piacenza.
L’Antitrust deve inoltre decidere, entro il 15 luglio, sulla procedura di inottemperanza aperta verso Ca de’ Sass.
Ieri per Intesa Sanpaolo è stata inoltre la volta del bilancio della controllata Biis (Banca infrastrutture innovazione e sviluppo). Nel 2010 il risultato netto di Biis è cresciuto del 28,8% a 126 milioni a fronte di 297 milioni di ricavi. Le commissioni sono state 51 milioni, più che raddoppiate rispetto al 2009, e i nuovi finanziamenti erogati 4 miliardi. La banca ha ora una quota di mercato del 33% sul debito delle Pubbliche amministrazioni ed è impegnata in Italia e all’estero in progetti per 30 miliardi complessivi.


L’amministratore delegato di Biis, Mario Ciaccia, ha inoltre auspicato un’alleanza di sistema con Unicredit sul tema infrastrutturale e in particolare per la realizzazione di autostrade, soprattutto nel Nord Italia, e di porti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica