Penso innovativo

"Oltre 200 speaker e guru internazionali per progettare la nuova intelligenza"

A Milano quattro giorni di confronto. L'organizzatore Giulio Nicoletti: «È già ora di trovare le risposte ai problemi di domani»

"Oltre 200 speaker e guru internazionali per progettare la nuova intelligenza"

Quella che qualche anno fa sembrava forse solo una scommessa, adesso è una laboratorio di idee che vede a confronto i più grandi protagonisti dell'innovazione. per questo Giulio Nicoletti con il fratello (gemello) Nicola ha deciso di puntare su Digital Innovation Days. Appunto quel laboratorio diventato motore del cambiamento. Quest'anno si terrà da domani al 13 novembre, quattro giorni di cui i primi due in presenza, ma comunque tutti fruibili online. E i temi che girano intorno ai quattro pilastri della manifestazione - - digitale, innovazione, sostenibilita e In-Formazione - verranno trattati in diverse sale tematiche: «L'idea è nata nel 2014 come evento sui social media - spiega Giulio Nicoletti -. Inizialmente mio fratello ed io collaboravamo nell'organizzazione e realizzazione dell'evento. Ma ci siamo resi conto dell'importanza del progetto e alla fine dal 2020 abbiamo preso in mano totalmente l'evento. Con un'edizione, forzatamente online, che ha visto ben 2000 partecipanti e più di 200 speaker»

Adesso si torna in presenza.

«Una sfida entusiasmante. Siamo Talent Garden Calabiana di Milano, abbiamo oltre 200 speaker tra i professionisti più influenti dei relativi settori. E ospiti internazionali tra cui Martin Lindstrom, Guru internazionale del neuromarketing».

Qual è il vostro significato di innovazione?

«È innovazione tutto ciò che riguarda la capacità di individuare soluzioni nuove a problemi presenti. Di concepire già da ora le risposte per i problemi futuri. È, innanzitutto, un'impostazione culturale e di mentalità. Per dire: quando parliamo di innovazione tecnologica dobbiamo pensare a come la tecnologia può essere utilmente usata per promuovere la crescita personale, sociale ed economica».

La pandemia ha cambiato questa visione?

«Prima del Covid si pensava alla tecnologia a qualcosa di utile ma futuribile. Ora invece ne stiamo sperimentando i benefici: per esempio abbiamo scoperto come utilizzarla per unirci e incontrarci. Allo stesso modo, ora sappiamo che l'intelligenza artificiale non si sostituisce a quella umana, ma rappresenta uno strumento per individuare soluzioni sempre nuove. Dobbiamo ora individuare soluzioni tecnologiche che supportino la crescita delle imprese e dell'economia, il vero motore sociale».

Oltre a Martin Lindstrom, quali sono gli ospiti importanti?

«Complicato indicarli tutti, rischierei di lasciarne fuori qualcuno visto il grande numero. Sul nostro sito digitalinnovationdays.com si può trovare tutto il programma».

Quali sono i temi più rilevanti di questa edizione?

«Sono tutti raccolti nell'espressione Human Capital: Driver for Innovation. Ovvero promuovere il capitale umano come vera e propria leva per incentivare la ripresa post pandemica. L'evento sarà diviso in una sala principale, in presenza i primi due giorni, e diverse sale tematiche su temi come: Innovation&Emerging Tech; Health Tech; Food Tech; Fintech; Social media; Web Marketing; E-commerce; Influencer marketing; Content marketing&branding; Startup. In linea di massima, toccheremo tutti gli ambiti dell'economia e dell'impresa e come l'innovazione viene declinata in ciascuno di essi».

Come si svilupperà l'innovazione nei prossimi anni?

«Sarà sempre più legata a progetti specifici, legata a singole linee di business. L'impegno fondamentale, da parte delle imprese, sarà quello di fare sì che l'innovazione rappresenti sempre un ecosistema aperto. Dove ci sia spazio per una crescita sostenibile e inclusiva».

E quale sarà il futuro di eventi come il Didays?

«Saranno sempre di più contesti utili per confrontarsi e gettare basi di collaborazione fra settori differenti.

L'innovazione è destinata ad essere sempre più cross-settoriale ed eventi come il nostro rappresenteranno un'ottima occasione di incontro per lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali e sociali».

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