Oltre la tragedia c'è speranza: ecco le 206 opere in cantiere

L'alluvione, le frane, i ponti sgretolati, le strade dissestate. Ce n'è da lavorare prima che le zone martoriate dall'eccezionale ondata di maltempo della Sardegna riacquistino una dignità. E i fondi per queste opere di straordinaria manutenzione vanno trovati. Con l'aiuto di tutti, a cominciare dagli stanziamenti messi a disposizione dallo Stato.
Ma questo sforzo comune non deve far dimenticare «l'isola della normalità», fatta di lavoro che manca e infrastrutture da mettere a punto, ingredienti necessari per modernizzare questa perla del Mediterraneo e migliorare la sua vocazione turistica. E proprio per riaprire i cantieri in ogni comune sardo, la giunta capitanata da Ugo Cappellacci ha sfilato dal cilindro quasi centodieci milioni di euro negli ultimi tre anni. Un bel pacchetto destinato a realizzare 206 progetti e ad occupare 1100 isolani che per qualche anno non vivranno l'angoscia della precarietà.
E non sono chiacchiere. Molti cantieri sono stati già aperti e chiusi con successo. Basta fare un giro a Golfo Aranci (dove sbarcano milioni di turisti ogni anno) per ammirare il nuovo lungomare, risultato di un lavoro finanziato con 3 milioni e trecento mila euro. E accanto a questo intervento, altre 42 opere delle 99 cantierabili rifinanziate, sono state portate a termine. Come l'Auditorium comunale di Oschiri, una casa di riposo a Osilo, un impianto termico solare nella piscina di Perfugas, un centro servizi a Tuili, i marciapiedi a Valledoria, la messa in sicurezza di una scuola media a Villacidro, un centro ippico a Villaspeciosa, una palestra comunale a Villamassargia.
Insomma, molti comuni hanno avuto la loro parte. E molti altri saranno accontentati con i cinquanta milioni di quest'anno, utilizzabili da subito per completare il finanziamento e la realizzazione di 99 opere pubbliche già identificate. Il resto degli stanziamenti saranno destinati ad altri progetti inseriti in una graduatoria in ordine di importanza. E qui il discorso diventa complesso e un po' nebuloso mentre la gente è soddisfatta quando dalle parole si passa ai fatti. Così, spetta all'assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, entrare nel dettaglio: «I lavori coinvolgono tutte le otto province sarde - spiega - In totale abbiamo finanziato 206 proposte: Oristano e Sassari hanno presentato 42 progetti, Cagliari 38, Nuoro 30, Medio campidano 20, Ogliastra e Carbonia-Iglesias 12 e Olbia Tempio 10. Si tratta di interventi infrastrutturali importanti che permettono di spendere risorse e dunque di non creare residui e che possono restituire nell'immediato una spinta in più per uscire dalla crisi e attuare uno sviluppo complessivo della Sardegna».

Tocca poi al Governatore spiegare la strategia sottesa all'iniziativa: «L'istituzione del fondo per le opere pubbliche cantierabili - aggiunge Cappellacci - è stata una delle prime azioni di contrasto alla crisi portate avanti da questa Giunta per arrivare a rilanciare l'economia attraverso passi concreti e reali. E questo percorso, insieme ai Progetti di Filiera e Sviluppo Locale per le aree di crisi e svantaggiate della nostra isola, consente di portare a termine quanto previsto dal Programma Regionale di Sviluppo».

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