Ora Bush studia sanzioni unilaterali

Pretoria fa catenaccio, ma Washington non si ferma. Rispondendo all’ostruzionismo diplomatico del Sudafrica che venerdì ha bloccato un voto di condanna del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il presidente George W. Bush ha promesso azioni unilaterali contro il dittatore Robert Mugabe e ha annunciato imminenti e durissime sanzioni americane. ««Venerdì - ha detto Bush - il regime di Mugabe ha messo in scena un’elezione farsa: di fronte a questa evidente mancanza di rispetto per la volontà democratica del suo popolo ho dato istruzioni al Segretario di Stato e a quello del Tesoro di mettere a punto un programma di sanzioni in grado di colpire questo illegittimo governo dello Zimbabwe e chiunque continuerà ad appoggiarlo».
Poco prima il segretario di Stato Condoleezza Rice aveva annunciato in piano statunitense per ripresentare alle Nazioni Unite, entro la prossima settimana, una risoluzione di condanna contenente dure misure contro il regime di Robert Mugabe. Bush si è spinto molto più in là.

«Ci daremo da fare per ottenere una vigorosa azione dell’Onu che comprenda un embargo sulle vendite di armi e il divieto di espatrio per i rappresentanti del suo governo», ha promesso il presidente. Bush ha peraltro garantito di esser pronto a dare tutto il suo appoggio all’insediamento di un futuro legittimo governo.

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