Ora i vigili di quartiere pensano al galateo

Ora i vigili di quartiere pensano al galateo

(...) il vicesindaco Paolo Pissarello e l’assessore alla Sicurezza Francesco Scidone, che ieri insieme al comandante della Polizia municipale Roberto Mangiardi hanno presentato il «Galateo della città», una lista di regole di buona educazione che sono estrapolate da vari regolamenti di condominio, dal codice della strada, dalle norme sull’igiene urbana e così via. E che da adesso in poi i vigili urbani sono chiamati a far rispettare. Resta da capire cosa sia stato fatto fino ad oggi. La guerra ai maleducati è dunque aperta. E passi se nel galateo in effetti non vi è nulla di più che le regole della buona convivenza sociale che dovrebbero essere patrimonio di tutti i cittadini. Come non lasciare sul marciapiede la pupù del cane, assordare i vicini di casa con la tv a tutto volume, buttare la spazzatura nel cassonetto appena dopo che è passato il camion dei rifiuti. Tra le altre regole rimarcate nel manualetto, che sarà disponibile on line sul sito del Comune, anche altre norme che fanno parte del regolamento di polizia comunale. È da multare l’artista di strada che fa durare lo spettacolo più di un’ora o che occupa più di due metri quadrati di suolo pubblico, chi schettini, pattini o trampoli senza autorizzazione, sdraiarsi sulle panchine o salirvi con i piedi, lavarsi nelle fontane, gettarvi rifiuti, sporcare i monumenti o romperli, soddisfare i bisogni naturali fuori dai gabinetti.
Il comandante della polizia municipale Mangiante ha detto che il regolamento è stato raccolto dai vigili che operano nel centro storico e che hanno evidenziato i fatti più frequenti che avvengono e che non fanno parte del vivere civile. Resta da capire in che modo possa essere applicato questo galateo. Speriamo, per esempio, che basti far notare ai balordi che fanno la pipì sui muri della Commenda da anni indisturbati che non si stanno comportando secondo il bon ton, oppure ai punkbestia che non si può bivaccare con i cani in mezzo alla strada. Fino ad oggi, nonostante le regole esistano, non sono state fatte applicare almeno a sentire chi nel centro storico vive. Mentre altre amministrazioni come Firenze o Bologna, hanno coraggiosamente emesso ordinanze contro chi mendica in maniera molesta o vive sdraiato sui marciapiedi lordandoli in maniera indicibile, il Comune di Genova si limita al galateo della buona educazione. È tutto da vedere - è una promessa dell’assessore Scidone che si è detto convinto dell’operazione -, come e in quale misura i vigili di quartiere e i loro colleghi delle pattuglie potranno intervenire nei casi di violazione. La carenza di organici, infatti, ha sempre creato problemi nel lavoro degli agenti di polizia municipale, che adesso invece sono chiamati anche a fare da pacieri tra i cittadini e a seguire tutte le controversie segnalate dall’inizio alla fine.
In ogni caso buon lavoro. E un piccolo suggerimento.

I primi a leggere il galateo dovrebbero essere i consiglieri e gli assessori che uscendo dalla aule per fumare lasciano poi migliaia di mozziconi di sigarette confusi tra i sassolini bianchi dello splendido giardino interno di Tursi, che ieri un giardiniere innaffiava con dedizione. Non è proprio un bell’esempio di bon ton.

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