da Bari
«Sono estraneo alla scomparsa dei miei bambini, voglio solo essere aiutato a ritrovarli»: a distanza di tre mesi le paroledi Filippo Pappalardi suonano come l'ennesimo appello lanciato nella speranza di riabbracciare i figli, ma sono anche una risposta per spazzare via i dubbi e le ombre che si sono concentrati su di lui dopo settimane di ricerche andate a vuoto. Il padre di Francesco e Salvatore, 13 e 12 anni, i fratellini scomparsi il cinque giugno a Gravina in Puglia, è stato ascoltato più volte dalla polizia e si sarebbe lamentato per i metodi «poco ortodossi» di quegli interrogatori. Intanto, le indagini vanno avanti. Ieri si è tenuto un nuovo vertice in procura per fare il punto di un'inchiesta che comunque è in fase di stallo.
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