da Roma
Per la Cassazione «padre Fedele è ancora pericoloso e può tornare a violentare». A giudizio della Suprema corte sul francescano accusato da una giovane suora di violenza sessuale, permangono «gravi indizi che segnalano condotte di spregiudicata aggressività sul piano sessuale, ripetute e assai ravvicinate nel tempo che denotano proclività a commettere, senza eccessive remore, fatti della stessa specie». A fronte di queste ragioni la Suprema Corte - con la sentenza 39366 depositata ieri - ritiene che il religioso possa tornare ad abusare delle donne e a minacciarle di tacere e che sia meglio se i giudici di merito rivedono il «via libera» dato alla scarcerazione. Ad avviso della Suprema Corte, i magistrati di merito hanno sbagliato a non riconoscere la «rilevanza ai fini indiziari» delle intimidazioni con le quali padre Fedele avrebbe «costretto la suora alla ritrattazione delle accuse». Inoltre, sarebbe stato sottovalutato il «contenuto delle intercettazioni telefoniche che il frate effettuava con donne».
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