Cronaca locale

Trapani, sequestro da oltre 10 milioni di euro all'armatore Morace

Beni per 10 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Trapani all'armatore Vittorio Morace, proprietario della compagnia di navigazione Liberty lines (già Ustica lines), noto anche per essere stato nel recente passato il proprietario del Trapani calcio

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Su richiesta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Direttore della Dia, il Tribunale di Palermo - Sezione Misure di Prevenzione - ha emesso un provvedimento di sequestro d’urgenza nei confronti dell’armatore Vittorio Morace, proprietario della compagnia di navigazione Liberty Lines con sede a Trapani. Morace è un volto noto dell'imprenditoria anche perché in passato è stato il proprietario del Trapani calcio.

Il sequestro di beni è stato eseguito dalla Sezione Operativa della Dia di Trapani. Vittorio Morace, il figlio Ettore e la società Liberty Lines Spa, sono stati già destinatari nel 2017 e nel 2018 di misure cautelari in esito ad un’ampia indagine giudiziaria per delitti contro la Pubblica amministrazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo. I predetti, in particolare, avvalendosi di pubblici ufficiali corrotti, attraverso l’articolata predisposizione di bandi di gara ad hoc nel settore dei collegamenti marittimi a mezzo navi veloci con le isole minori (Eolie ed Egadi), avrebbero ottenuto numerosi vantaggi amministrativi indebiti, beneficiando di finanziamenti pubblici regionali non spettanti per importi milionari, che gli consentivano di conseguire eccezionali utili d’impresa.

Il provvedimento, che accoglie le richieste di sequestro contenute nelle proposte di misura di prevenzione personale e patrimoniale a firma del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Direttore della Dia, è il frutto di un’attenta attività di analisi svolta dal I Reparto – Investigazioni preventive - della DIA delle suddette vicende penali che nel recente passato hanno coinvolto i Morace, che ha consentito, attraverso i successivi accertamenti economico-patrimoniali, di individuare, quantificare ed inseguire i proventi illeciti conseguiti dai proposti, individuando contestualmente i beni aggredibili, prima che fossero alienati a terzi.

Il sequestro ha interessato beni mobili ed immobili, terreni, quote azionarie e rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. Nello specifico i beni sequestrati sono quasi tutti riconducibili a Morace, si tratta di quote della Liberty per cinque milioni e mezzo di euro, conti correnti per due milioni e 300 mila euro, immobili per due milioni e 400 mila euro.

Al figlio di Morace, Ettore, vengono invece sequestrate quote della Liberty lines per 175 mila euro.

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