Patuelli, presidente Abi: «Occorre operare con responsabilità»

«Crediamo e operiamo per banche assolutamente indipendenti, distanti e distinte dalla politica e da ogni rischio di interferenze e di interessi in conflitto». Con questa precisa dichiarazione di intenti, Antonio Patuelli ha assunto la presidenza dell'Associazione bancaria italiana il 31 gennaio scorso. E il futuro dell'Abi sarà al centro del nuovo numero di Dossier, in edicola con il Giornale.
«Abbiamo forte consapevolezza della gravità dei problemi nei quali operano in Italia famiglie e imprese - ha sottolineato Patuelli - occorre avere sempre responsabilità sociale. Occorre sviluppare un circuito virtuoso di solidità delle banche e di sensibilità sociali anche attraverso i milioni di azionisti delle banche italiane, nelle diverse forme societarie, in mutualità, cooperazione e che nelle Spa permettono impegni sociali diretti e indiretti tramite le fondazioni. L'attenzione deve essere innanzitutto rivolta alle decine di milioni di risparmiatori, dei quali gran parte è azionista diretta o indiretta delle banche italiane, alle centinaia di migliaia di bancari e alle loro rappresentanze».
L'azione dell'Abi si proietta sul fronte internazionale, così come su quello domestico, con la consapevolezza dell'esistenza di due fattori - il peggioramento della reputazione delle banche e l'instabilità del quadro economico - pronti a incidere con effetti di portata imprevedibile. Fuori dai confini nazionali, l'Abi intensificherà la rappresentanza dei suoi associati nelle sedi istituzionali europee, con l'obiettivo di presidiare le normative di prossima adozione e sostenere la formazione dell'Unione bancaria, accentrando le funzioni di vigilanza presso la Bce.

Punto cruciale indicato da Patuelli, consiste proprio nella realizzazione di «un vero mercato unico bancario, attraverso la messa a punto di una serie di regole non più solo armonizzate tra legislazioni nazionali, ma finalmente definite e anche “gestite” in forma unificata (normativa di vigilanza, fondo per la gestione delle crisi bancarie, fondo di tutela dei depositanti)».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica