Jurij Drunikov è nato a Mosca nel 1933. Segnalato fin dai tempi della scuola superiore come «sottostimatore del ruolo di Stalin durante la guerra civile russa», dal 53 al 64 ha lavorato come giornalista, fotografo, archivista, docente di letteratura russa in Kazakistan. Tornato a Mosca, diventa editor, corrispondente e caporedattore di un quotidiano. Nel 71 entra nellUnione degli scrittori sovietici e nello stesso anno pubblica il suo primo libro, la raccolta di racconti Non va mai a modo mio, mutilata dai tagli della censura. Radiato dallUnione nel 77 e dichiarato «traditore della patria» per aver partecipato alla pubblicazione di alcuni samidzat e ad altre attività illegali, nell85 il KGB gli pone lalternativa: campo di lavoro o manicomio.
In suo sostegno si crea un movimento di protesta di cui fanno parte fra gli altri scrittori occidentali come Kurt Vonnegut, Bernard Malamud, Arthur Miller ed Elie Wiesel. Nell87 lascia lUrss, prima per Vienna e poi, definitivamente, per gli Stati Uniti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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