Peter Friedhofen

Questo tedesco nacque nel 1819 a Weitersburg, in Renania. Troppo povero per poter studiare, a tredici anni raggiunse ad Ahrweiler suo fratello Jakob che faceva lo spazzacamino. Imparò il mestiere e fu assunto dalla città di Vallendat. Qui si prese, naturalmente, la silicosi. E si aggiunse la morte del fratello, che lasciò la vedova e ben undici bambini sulle sue spalle. Dovette rimandare a tempi migliori il suo progetto di farsi religioso (aveva scoperto la sua vocazione a furia di pulire il camino dell’unico convento papista in città). Intanto, a Vallendat tutti avevano preso a voler bene a quello spazzacamino cattolico che si aggirava sui tetti cantando allegramente gli inni della Vergine mentre i ragazzini, col naso all’insù, lo ascoltavano. Peter, lavorando di scovolo, li invitava a cantare con lui e finì che bastava tendere l’orecchio per sapere che c’era lo spazzacamino all’opera. E venne il tempo in cui, finalmente, il Friedhofen poté entrare nei Fratelli della Misericordia che si occupavano degli infermi ad Aquisgrana. Dopo il noviziato, nel 1851 fu trasferito a Coblenza. Qui la sua attività crebbe a tal punto da dare vita a un nuovo ramo della sua congregazione, i Fratelli della Misericordia di Maria Ausiliatrice, che il fondatore riuscì a espandere anche a Treviri, Kyllburg e nel Lussemburgo.

Poi fu la volta di Roma e, da lì, l’opera del Friedhofen prese la via dei continenti: Americhe, Africa e Asia. Ma i polmoni, abbondantemente compromessi negli anni della fuliggine, lo abbandonarono e Peter Friedhofen morì a Coblenza nel 1860 a soli quarantun anni.
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