Petrolio Vola dell’11% a 47 dollari al barile

Il petrolio prende il volo e sfiora i 47 dollari al barile alla chiusura del mercato di New York, segnando un rialzo dell’11%. Al termine delle contrattazioni, le quotazioni si sono attestate sui 46,94 dollari al barile. A spingere i prezzi l’attesa di un nuovo taglio delle quote di produzione da parte dell’Opec che si riunirà il 15 marzo prossimo a Vienna. Ieri il ministro del petrolio della Libia, Shokri Ghanem, ha fatto capire che sarà necessario ridurre la produzione spiegando che sul mercato c’è una offerta abbondante. E mercoledì scorso il ministro del petrolio algerino Chakib Khelil aveva definito «probabile» un taglio produttivo.

Sulla scia della crisi, intanto, i consumi dei prodotti petroliferi registrano una marcata flessione: a febbraio si sono attestati a circa 6,2 milioni di tonnellate, con un calo dell’8,1% rispetto allo stesso mese 2008 (-547mila tonnellate). I consumi di benzina sono scesi del 9,3% (-81mila tonnellate) e quelli del gasolio del 10% (-219mila tonnellate). Lo comunica l’Unione petrolifera.

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