A Piazza Affari giù banche e tlc

Male anche le altre Borse europee

Un’altra seduta difficile per Piazza Affari, la terza consecutiva con ribassi superiori al punto percentuale, la settima in otto sedute. Milano è scivolata insieme alle altre Borse europee e a Wall Street - il Dow Jones ha ceduto l’1,29% e il Nasdaq ha perso l’1,95% - sui persistenti timori di una recessione Usa, mentre le quotazioni del petrolio hanno superato la soglia record dei 107 dollari al barile e il biglietto verde, con la sua persistente debolezza, continua a riflettere le difficoltà dell’economia americana. L’indice Mibtel ha terminato le contrattazioni in calo dell’1,26% a 24.363 punti, lo S&P/Mib ha ceduto l’1,14% a 31.811 punti mentre l’All Stars è sceso dello 0,64% a 12.637 punti. In calo il controvalore degli scambi, sceso a 4 miliardi di euro dai 5,3 di venerdì. Ancora una seduta da dimenticare per Fiat (-4,12% a 12,25 euro) che scivola pericolosamente verso quota 12 euro. Ondata di vendite pure per il Banco Popolare (-3,91% a 11,02): anche la sua partecipata Banca Italease (-5,76) ha subito l’ennesimo tracollo. Seduta nera per le tlc dove è andata male Fastweb (-2,80% a 21,89) e malissimo Tiscali (-5,06% a 1,55%).

Delusione per chi si attendeva un rimbalzo di Telecom: il gruppo di tlc, dopo aver perso oltre il 9% venerdì, ieri ha chiuso in calo del 2,49%, a 1,40 euro, tra scambi vicini al 3% del capitale, nonostante la conferma del rating da parte di Fitch. In calo anche la maggior parte delle Borse europee con punte del meno 1,6% per Amsterdam e Zurigo, maglia nera pari merito. Gira negativa anche Madrid, ma contiene il calo nello 0,29 per cento.

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