Pizzo a Chinatown, negozianti sotto tiro Il Comune: «È mafia»

Stavano provando a estorcere soldi a un commerciante loro connazionale e avevano alzato il tiro chiedendo il pizzo a molti negozianti di Chinatown, milanesi compresi. Un salto di qualità che ha portato una banda di cinesi dritti in galera. I carabinieri del nucleo investigativo li hanno arrestati prima che passassero dalle minacce ai fatti. Secondo gli investigatori gli arrestati - tutti tra i 20 e i 32 anni - cercavano di imporsi nel mondo del racket che controlla il quartiere cinese. «Un salto di qualità in perfetto stile mafioso - ha dichiarato il vice sindaco Riccardo De Corato -. Dal linguaggio dei machete e dei coltelli tipico della cosiddetta “Triade”, adesso si passa a tagliuzzare i commercianti milanesi». Per chi vive e lavora nella zona è un campanello d’allarme da non sottovalutare. Da tempo i residenti chiedono più sicurezza e denunciano lo stato d’assedio in cui sono costretti a vivere.

Lancia l’allarme anche Davide Boni della Lega Nord che non vuole zone franche: «Servono interventi di guardia di finanza, forze dell’ordine, autorità sanitarie e anche gli stessi sindacati - afferma - per verificare se tutti rispettano le stesse norme che vengono osservate dai commercianti e dagli artigiani italiani».

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