Pmi, troppi mercati per la quotazione

da Milano

Il proliferare di mercati dedicati alle piccole e medie imprese rischia di creare confusione negli imprenditori italiani. A lanciare l’allarme sono le associazioni italiane delle Pmi, Confapi e Assoimprese, che temono un allontanamento degli imprenditori dalla Borsa e Piccola Industria di Confindustria che denuncia una scarsa cultura del mercato. Dopo l’Expandi e il Mac, entro la fine dell’anno dovrebbe essere lanciato anche l’Aim Italia. Ma le Pmi chiedono che venga ridotta la dispersione dell’offerta. «Il proliferare di mercati per le piccole e medie imprese - ha detto Paolo Galassi, presidente di Confapi, la confederazione italiana della piccola e media industria privata - genera confusione. Le pmi sono già diffidenti per natura e poco propense ad aprire il proprio capitale. Le pmi chiedono chiarezza».

E se i mercati finanziari non riescono a convincere grandi imprese italiane a quotarsi, sottolinea Galassi, «figuriamoci le piccole. Ci sono troppi vincoli burocratici e cartacei con costi e controlli che disincentivano la quotazione».

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