È polemica sulla chiusura ai film italiani

Mentre il direttore Alberto Barbera ha dettato le nuove regole della Mostra del Cinema di Venezia, c’è stato un botta e risposta con polemica alla Casa del Cinema sulla chiusura di «Controcampo», la sezione di film italiani. «Chiuderla è una decisione pazzesca - ha detto Andrea Purgatori, coordinatore dei 100 Autori -, su questa faccenda non faremo una guerra di comunicati, siamo pronti ad andare molto oltre, di fronte a una decisione così improvvida, miope e così poco lungimirante». Dichiarazione però contestata dal produttore Nicola Giuliano: «Prima di partire lancia in resta io proverei a parlane. A Venezia negli ultimi anni c’è stato un numero enorme di film italiani e sappiamo che la creazione di Controcampo è stata una diabolica mossa di Muller per depotenziare Roma. Prima di contestare Barbera chiediamoci quanto poco spazio quei film italiani hanno avuto». Purgatori però ribatte: «è assurdo che ogni volta che c’è un luogo come Controcampo che riesce a proteggere e rendere visibile il cinema indipendente italiano, questo venga chiuso e cancellato, non si capisce in base a quali considerazioni».

Curioso vedere come Barbera figuri tra i selezionatori dei 31 film scelti per il progetto «La Rete degli Spettatori», promosso da «100 autori», che si propone di riportare in sala pellicole di qualità italiane che hanno avuto poco spazio.

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