«Polemiche improprie sui ministeri»

Il Colle difende il decreto con il quale si sono istituiti nuovi dicasteri

da Roma

Il Colle interviene per gettare acqua sul fuoco delle polemiche relative al decreto che ha istituito nuovi ministeri. «Non servono smentite di sorta in ordine a improprie polemiche relative al Decreto di nomina dei ministri del governo Prodi, che hanno prestato giuramento al Quirinale mercoledì 17 maggio, e al successivo decreto di nomina adottato a seguito del decreto legge che istituiva il ministero dei Trasporti, distinguendolo da quello delle Infrastrutture, il ministero dell'Università e della Ricerca, distinguendolo da quello della Pubblica Istruzione, e il ministero per gli Affari Europei». Così un comunicato della Presidenza della Repubblica. «Gli “atteggiamenti” degli uffici del Quirinale e gli atti del presidente della Repubblica - prosegue la nota - sono stati improntati al più rigoroso rispetto delle regole e della prassi. Nessun ministro ha giurato con attribuzioni improprie: i ministri che non avevano ancora competenze, infatti, hanno giurato come ministri senza portafoglio.

La normativa vigente prevede la nomina di ministri senza portafoglio e la possibilità di modificare gli incarichi conferiti ai ministri, anche a seguito di sopravvenuti provvedimenti legislativi, senza necessità di rinnovare il giuramento. Analoghi precedenti, del resto, si sono verificati anche per i governi presieduti dall’onorevole Silvio Berlusconi».

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