Dazi USA, Istituto Friedman: "No alla guerra delle tariffe, l’unica soluzione è la libertà economica"

L’Istituto Milton Friedman esprime forte preoccupazione per i dazi del 30% imposti dal Presidente Trump alle importazioni dall’Unione Europea, in vigore dal 1° agosto 2025

Dazi USA, Istituto Friedman: "No alla guerra delle tariffe, l’unica soluzione è la libertà economica"
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“L’Istituto Milton Friedman esprime forte preoccupazione per i dazi del 30% imposti dal Presidente Trump alle importazioni dall’Unione Europea, in vigore dal 1° agosto 2025. Seguendo i principi del nostro riferimento, il premio Nobel Milton Friedman, ribadiamo che il protezionismo è una politica economicamente dannosa, che penalizza i consumatori e frena la prosperità. Questi dazi sono una tassa occulta sugli americani, che porterà a un aumento dei prezzi e a una riduzione del potere d’acquisto delle famiglie. Colpiranno inoltre le imprese integrate nelle catene di approvvigionamento transatlantiche, minando l’efficienza economica. Milton Friedman, nel suo celebre esempio della matita, illustrò come la cooperazione spontanea del libero mercato – che coinvolge migliaia di individui in tutto il mondo per produrre un oggetto semplice come una matita – generi ricchezza e innovazione senza bisogno di interventi statali. I dazi rompono questa armonia, creando barriere artificiali che impoveriscono tutti.

Il commercio internazionale è uno scambio volontario che beneficia entrambe le parti, non una competizione a somma zero. Invitiamo l’Unione Europea a non replicare con misure protezionistiche simili, che rischierebbero di innescare una spirale di ritorsioni dannose per l’economia globale. Esortiamo invece l’UE a perseguire negoziati con gli Stati Uniti, con l’obiettivo di costruire un vero libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico.

Come Friedman ci ha insegnato, il libero mercato e la cooperazione economica sono il motore della crescita. Il nostro Istituto chiede ai governi di USA e UE di impegnarsi a ridurre la spesa pubblica e le regolamentazioni, lasciando invece liberi gli scambi commerciali.

Auspichiamo che l’amministrazione statunitense riconsideri questa politica e che l’UE si impegni per una soluzione diplomatica rapida e per quelle riforme verso un mercato interno più libero ed efficiente, creando maggiore benessere per tutti”. Così in una nota Dario Peirone e Alessandro Bertoldi, Direttore generale ed esecutivo dell’Istituto Milton Friedman Institute.

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