Politica estera

L'appello dei due Nobel Muratov e Ressa per la salute di Navalny. E il film vede già l'Oscar

Torture, privazioni e isolamento stanno uccidendo il nemico di Putin

L'appello dei due Nobel Muratov e Ressa per la salute di Navalny. E il film vede già l'Oscar

Pietà per Navalny arrivato ormai allo stremo delle forze. La detenzione si fa per lui sempre più dura, un bottone della camicia slacciato, o le mani lavate nell`orario sbagliato, sono pretesti che bastano per far scattare pene esemplari. Un inferno diventato insopportabile perfino per lui, che durante questi due anni di cella, ha cercato di affrontare a testa alta. Il giornalista russo Dmitry Muratov e la sua collega filippina Maria Ressa, Premi Nobel per la pace nel 2021, riaccendono la luce sulle condizioni disumane per il nemico politico di Putin. Si sono rivolti con una lettera aperta al Comitato internazionale della Croce rossa per chiedergli di intervenire presso le autorità di Mosca per cercare di alleviare le condizioni di detenzione di Alexei Navalny, l`oppositore del regime, incarcerato da due anni.

Navalny, che sta scontando una condanna a nove anni di detenzione, ha più volte denunciato di aver subito punizioni per violazioni minori della disciplina carceraria, di essere rinchiuso in celle anguste e di essere privato di regolari visite dai familiari. Recentemente i suoi sostenitori hanno lanciato un allarme per il deterioramento delle sue condizioni di salute e la mancanza di cure adeguate. «Stanno cercando di ucciderlo, è evidente. Questa volta lo stanno facendo molto molto lentamente», ha affermato la sua portavoce, Kira Yarmish.

Dal suo trasferimento nella colonia penale IK-6 di Melekhovo, è dimagrito ancora - perde quasi 3,5 chili ogni 10 giorni passati in cella di isolamento, dove ne ha già trascorsi 15 - e la sua salute risente della deprivazione del sonno e agli altri abusi. È stato già messo in cella di isolamento dieci volte. Ed è stato costretto a intentare una causa per ottenere degli stivali invernali. Centinaia di medici, avvocati e parlamentari russi hanno firmato una lettera aperta in cui sollecitano la fine dei maltrattamenti dopo che gli sono state negate cure mediche o il ricovero in clinica, e perfino il diritto a sdraiarsi durante il giorno, quando di recente ha avuto la febbre.

La negazione delle cure mediche di cui ha bisogno è «assolutamente inaccettabile», ha dichiarato Alexander Polupan, il medico che lo ha aiutato dopo l`avvelenamento. Ha perso il diritto a comunicare con il suo avvocato dopo aver violato «in modo persistente», le norme: per essersi lavato le mani sei minuti prima dell`orario predisposto o essersi aperto il primo bottone della camicia. Intanto, il film del regista canadese Daniel Roher, Navalny è stato nominato all`Oscar come miglior documentario.

Il film segue l`attivista anti-corruzione e il suo team mentre cercano di ricostruire chi c`era dietro il suo avvelenamento con un agente nervino nel 2020.

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