Cronache

Se la talpa è un vip. Agenti segreti? Li conoscono tutti

La Baker era una vera spia, Elvis no. Ma la più incredibile era la bellissima Lamarr

Se la talpa è un vip. Agenti segreti? Li conoscono tutti

La migliore non è stata Mata Hari, che prima di diventare spia, se lo fu veramente, era una donna di spettacolo, e nemmeno Anna Chapman, detta «Anna la rossa», che nel mondo dello spettacolo entrò dopo aver fatto la spia. La numero uno, fisico da far paura e qi da fisico nucleare, è stata Hedwig Eva Maria Kiesler detta Hedy Lamarr, viennese di sfrontata bellezza, rifugiata a Parigi, di padre ucraino, madre ungherese e nazionalità americana. Come si dice: di tutto e di più. Fulminò la scena esibendo il primo nudo del cinema nel film «Estasi», Hollywood finì presto ai suoi piedi. Ma lei non era solo la più bella delle spie. Creava. Inventò per esempio un sistema di codifica di informazioni a trasmissione radio per spedire siluri a distanza, meccanismo e intuizione che oggi è la base delle reti wireless e della telefonia mobile. Praticamente era un incrocio tra Charlize Theron e Rita Levi Montalcini.

Spie vere e spie per finta, realtà e finzione si sono mescolate come nella trama di un film anche tra i famosi più famosi. Josephine Baker per esempio era vera: nascondeva tra le note degli spartiti musicali, scritte con l'inchiostro invisibile, messaggi segreti per la resistenza francese durante la seconda guerra mondiale. Elvis Presley era finto: si offrì inutilmente come spia al presidente Richard Nixon, ma il Watergate fece fuori tutti e due. Wally Simpson forse: c'è il sospetto, anche Churchill lo aveva, che la donna per cui Edoardo VIII rinunciò al trono inglese, fosse una spia nazista. Altri si fa fatica a pensare che lo siano: l'illusionista Uri Geller, dicono, fu corteggiato dal Mossad per i suoi poteri paranormali. Non se ne fece niente quando scoprirono che era il parente povero del mago Silvan. Trucchi non magia. George Clooney invece è andato oltre: anni fa finanziava un progetto, «Satellite Sentinel Project», per spiare il dittatore Omar al-Bashir, il tiranno accusato del genocidio in Darfur. Pagati con i soldi del caffè. Ma forse solo perchè il suo collega Sean Penn lavora, ma questo è una soffiata dei social, per la Cia. L'invidia, dicono, è una buona stoffa per confezionare una spia.

Cristoforo Colombo? Uno 007 portoghese...

L’antropologo Augusto Mascarenha Barreto sostenne che Cristoforo Colombo non fosse né italiano né spagnolo ma una spia portoghese di nome Salvador Zanco, al soldo del re Joao II. Il suo compito era distrarre i sovrani di Castiglia dalle Indie spingendoli a guardare a Occidente. Purtroppo la missione è riuscita...

La Redgrave con i russi Anzi no, con Gheddafi

Bella e impossibile, inevitabilmente spia. Almeno così pensava Scotland Yard che interrogò Vanessa Redgrave pensando che avesse finanziato la fuga dal carcere della spia sovietica George Blake. Un’altra volta fu sospettata invece di aver ricevuto soldi da Gheddafi per spiare importanti ebrei britannici. Prove? Ovviamente zero.

Cicciolina in Ungheria era l’agente Coccinella

Lo ha confessato lei stessa un paio di anni fa. Da ragazza, quando faceva la cameriera in un hotel di Budapest, fu ingaggiata dai servizi segreti ungheresi, affiliati al Kgb, per sedurre, far parlare e fotografare politici a diplomatici occidentali. A 18 anni era già l'agente «Katicabogar», coccinella. Chi la immaginava barba finta?

Houdini, un infiltrato nelle stazioni di polizia

Il mago più famoso di tutti i tempi, secondo una biografia di dodici anni fa, fu ingaggiato dai servizi segreti americani e britannici per raccogliere informazioni nelle stazioni di polizia di tutta Europa e in Russia. In cambio, si dice, ottenne contratti con molti dei teatri più prestigiosi. Raccomandati anche da Scotland Yard.

Dietrich idolo di Hitler si offrì agli americani

Hitler aveva una vera ossessione per lei. Ma secondo la tv tedesca Zdf Marlene Dietrich si offrì come spia all’Fbi per scoprire traditori tra le truppe, durante una serie di spettacoli al fronte. Non si sa però se la sua richiesta sia stata accolta oppure no. In compenso l’Fbi non perse mai di vista lei fino alla fine della guerra.

Cary Grant rifiutò Bond ma pedinava i nazisti

Aveva rifiutato il ruolo di James Bond che fece la fortuna di Connery. Forse perchè Cary Grant spia lo era davvero. Il governo britannico lo arruolò per spiare i simpatizzanti del nazismo a Hollywood, durante la seconda guerra mondiale, tra cui il suo collega Errol Flynn.

La Medaglia Reale premiò i suoi ottimi servigi.

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