Allarme delle imprese: pochi laureati scientifici. E la Fedeli perde un viceministro

Allarme delle imprese: pochi laureati scientifici. E la Fedeli perde un viceministro

La senatrice barese Angela D'Onghia (indipendente) ha rassegnato le dimissioni da sottosegretario all'Istruzione in polemica con il ministro Valeria Fedeli sul completamento della riforma degli istituti di alta formazione artistica e musicale (gli ex conservatori). «Un fallimento, sono stati tre anni perduti, l'unico risultato è stato l'emendamento alla manovra per il finanziamento degli istituti non statali», ha dichiarato. D'Onghia che resterà comunque a Palazzo Madama fino al termine della legislatura. Intanto, le imprese manifatturiere evidenziano carenze di personale. Nei prossimi cinque anni settori chiave come meccanica, chimica, e Ict avranno bisogno di 272mila addetti, dei quali oltre il 60% periti e laureati tecnico-scientifici. La scuola secondaria, però, non riuscirà a soddisfare le richieste.

È quanto ha evidenziato una ricerca di Confindustria realizzata con Unioncamere. In particolare, le imprese hanno difficoltà a reperire un laureato ogni tre ricercati (151mila figure complessive) a causa della carenza di profili specializzati.

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