«Alleanza con Grillo impossibile Confronto aperto con Forza Italia»

Roma«Un accordo Lega-Movimento 5 Stelle? Non ci sono le condizioni». Armando Siri, responsabile economico di «Noi con Salvini», non ha dubbi sull'ultima suggestione circolata nei palazzi della politica.

C'è qualcosa di vero in merito a un asse Grillo-Salvini?

«Bisogna guardare alle cose concrete, alla proposta economica che si è in grado in mettere in campo. Quelle della Lega e di M5S sono semplicemente incompatibili».

Cosa vi divide?

«Loro fondano il loro programma sul reddito di cittadinanza. Noi crediamo si tratti di una elemosina di Stato, non è mettendo in fila tante persone che si risolve qualcosa. Può funzionare come anestestico e allucinogeno, non come una ricetta seria per uomini e donne liberi. Il lavoro è anche dignità e ricerca di senso».

Quale ricetta proponete?

«La Lega non è un partito di protesta ma di governo. Noi crediamo che serva uno shock radicale e che la flat tax , con l'aliquota unica al 15%, sia lo strumento per rimettere in moto la nostra economia con una forte iniezione di adrenalina».

Su questo lei si è confrontato con Forza Italia?

«Certo, c'è un lavoro in corso, il mio punto di vista è anche il punto di vista di Silvio Berlusconi. Con Forza Italia c'è il vantaggio di avere esperienze di governo a cui attingere e la possibilità di costruire una seria alternativa a Renzi».

Su quale piattaforma state lavorando?

«Mi sono incontrato più di una volta con Renato Brunetta. Stiamo lavorando sui temi economici, flat tax in primis, ma anche su immigrazione, sicurezza, welfare, prendendo come modello Lombardia, Veneto e ora Liguria. Ci saranno incontri periodici. Se vogliamo recuperare voti dobbiamo dire cose chiare agli italiani, senza apporre scuse».

La flat tax è incostituzionale?

«È una balla. Il criterio della progressività è rispettato con sgravi collegati alla composizione del nucleo familiare. C'è un primo scaglione da zero a 35mila euro; un secondo da 35mila a 50mila, fino al 15% secco oltre i 50mila euro».

È sostenibile?

«Abbiamo 414 miliardi di sommerso e 350mila contribuenti con crediti inesigibili. Con un'operazione di saldo e stralcio si potrebbero recuperare 60 miliardi subito per finanziarla nei primi due anni e metterla a regime».

Sono tornate a circolare presunti voci di un nuovo Patto del Nazareno, smentite da Forza Italia.

Lei ci crede?

«No. Il voto ha dimostrato che il fronte alternativo a Renzi è maggioranza. Non vedo perché tornare a un compromesso-papocchio quando non ce n'è bisogno. La speranza è che si vada prima possibile alle elezioni».

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