Politica

Ancora fango da "Repubblica". Meloni nel mirino del pentito

Dopo la smentita punto per punto di Giorgia Meloni sullo "scoop" de la Repubblica, il quotidiano è tornato alla carica con nuove rivelazioni del collaboratore di giustizia

Ancora fango da "Repubblica". Meloni nel mirino del pentito

Non si ferma il fango de la Repubblica su Giorgia Meloni. Dopo lo "scoop" di sabato sul presunto versamento in contanti di 35mila euro da parte del leader di Fratelli d'Italia a un gruppo di rom legato a un clan di Latina, smontato in ogni sua parte dalla stessa Giorgia Meloni e che era già stato rettificato, oggi il quotidiano è tornato all'attacco. "Il clan Travali sarebbe stato presente a un appuntamento elettorale a Latina e in quell'occasione, nello staff di Giorgia Meloni, ci sarebbe stato l'uomo che poi a Roma consegnò loro il denaro", si legge su la Repubblica.

Il quotidiano sostiene che a rivelare di questo incontro, che sarebbe avenuto prima del famoso scambio dei 35mila euro all'interno della busta di carta del pane, sarebbe stato ancora il pentito Agostino Riccardo. Non si tratta di dichiarazioni recenti ma risalirebbero a circa 3 anni fa, che sono tutt'oggi attenzionate dalla Dda nel merito di un'indagine sulle attività criminali svolte a Latina da alcune famiglie di origine nomade. Il collaboratore ha riferito che nel 2013 la stessa Giorgia Meloni si sarebbe recata in un bar di Latina insieme a Pasquale Maietta, dove si sarebbe presentata allo stesso Agostino Riccardo e ad altri esponenti della malavita locale. La Repubblica riporta anche le parole del collaboratore: "Parlavano della campagna elettorale e Maietta disse alla Meloni che noi eravamo i ragazzi che si erano occupati delle campagne precedenti per le affissioni e per procurare voti". E ancora: "Parlarono del fatto che Maietta era il terzo della lista, prima di lui c'era Rampelli e Maloni, nonché del fatto che Rampelli, anche se eletto, si sarebbe comunque dimesso per far posto a Maietta".

Nel suo verbale, Riccardo avrebbe ricostruito esattamente quanto accaduto in quell'incontro: "Maietta ha detto alla Meloni che c'era bisogno di pagare i ragazzi presenti per la campagna elettorale e la Meloni ha risposto: Dì a questi ragazzi che ne parlino con il mio segretario". E sarebbe stato dopo quell'incontro al bar che si sarebbe stato quello nella stazione di servizio nella periferia di Latina, dove il segretario di Giorgia Meloni avrebbe consegnato i 35mila euro in contanti all'interno della busta del pane agli esponenti della famiglia nomade. Il collaboratore ha sostenuto che questa consegna sarebbe avvenuta nel mese di maggio.

Un tempismo perfetto, a poche settimane dall'insediamento del governo Draghi del quale il partito di Giorgia Meloni è l'unico esponente di opposizione. Il tutto probabilmente per screditare l'immagine della leader di FdI..

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