Anziana minacciata per un centesimo: "Paga la bolletta o via la corrente"

Roma Per un centesimo minacciano di staccarle la corrente. E oltretutto l'ingiunzione di pagamento arriva a nome del marito morto da appena una settimana. L'ennesima storia di malaburocrazia che vede vittima una anziana donna di Prata, in provincia di Pordenone. La vedova si è vista recapitare una raccomandata con ricevuta di ritorno da parte dell'ente fornitore ovvero l'Audax energia di Vinovo, nei pressi i Torino. Nella lettera l'intimazione al pagamento. «A seguito di un controllo contabile interno abbiamo riscontrato che non risultano saldate le fatture per l'utilizzo del servizio di fornitura di energia elettrica», scrive il fornitore ma la somma dovuta in totale è di un centesimo. Cifra che comunque si pretende sia saldata immediatamente esclusivamente tramite bonifico bancario in unica soluzione perché «In caso di mancato pagamento verrà effettuata la sospensione della fornitura».

La donna infatti viene invitata a notificare l'avvenuto pagamento subito, inviando tramite mail o via fax la fotocopia del bonifico.

Una situazione grottesca se si pensa che eseguire un bonifico sicuramente costa più di un centesimo e che il costo della raccomandata inviata dal fornitore richiede una spesa di gran lunga superiore al centesimo dovuto.

Insomma ci sarebbe da ridere se non fosse che la povera donna, vedova da poco l'ha presa malissimo e si è terrorizzata all'idea di ritrovarsi senza energia elettrica. Ora la Audax, nel confermare di aver inviato la raccomandata, si scusa e spiega che questo genere di avvisi seguono una procedura standard a prescindere dalla cifra richiesta.

I parenti della donna definiscono il comportamento dell'azienda fornitrice «inaccettabile» e fanno notare che per eseguire

un bonifico in banca vengono richiesti 5 euro mentre sarebbe bastato inserire un centesimo in più nella bolletta successiva per evitare questo alla vedova una preoccupazione in più a poca distanza dalla morte del marito.

FA