«Si continua a far credere che l'immigrazione sia il primo problema del Paese. Io non vedo francamente che cosa possa svilupparsi con la discesa di 47 altri migranti che sono in una situazione precaria su una nave con un tempo non buono di fronte alla presenza di oltre 600mila clandestini che sono ancora in Italia che si dovevano inviare al loro Paese». Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ieri all'Aquila per sostenere la campagna elettorale del candidato governatore del centrodestra Marco Marsilio, ha marcato una forte distanza tra il partito azzurro e la Lega di Matteo Salvini sul tema dell'immigrazione proprio nel giorno in cui il ministro dell'Interno ha ribadito la chiusura dei porti.
La contrarietà all'uso propagandistico della questione migranti non significa, tuttavia, che Forza Italia farà mancare il proprio sostegno in caso il Senato debba votare l'autorizzazione a procedere contro il titolare del Viminale sul caso Diciotti. «Siamo garantisti e continuiamo ad esserlo», ha sottolineato Berlusconi chiudendo subito la polemica. «Salvini non ha bisogno dei miei consigli, non voglio farmi coinvolgere in questo caos che è il governo», ha chiosato.
Il ritorno in campo del Cavaliere, infatti, è finalizzato a costruire una nuova maggioranza di centrodestra, in grado di fornire risposte precise sui temi fondamentali come tasse, pensioni e soprattutto infrastrutture. Per rimettere in moto un'Italia pronta a dire sì. Il governo può cadere su Tav e trivelle? gli viene chiesto. «Io mi auguro che questo governo cada ogni giorno che arriva», ha aggiunto evidenziando come «non è bello vedere un governo che dice sì un giorno, no il giorno dopo e forse il terzo giorno». E il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani, anche lui all'Aquila, su questo tasto ha spinto. «Non fare la Tav è un danno per tutta l'Italia del Nord; l'alta velocità serve anche al Sud», ha affermato Tajani facendo riferimento a quella visione unitaria del Paese che manca all'esecutivo.
Matteo Salvini dice che starà per altri 10 anni al governo? «Sono dichiarazioni che deve fare per mantenere rapporti non molto conflittuali con i Cinquestelle», replica il Cavaliere. L'«alleanza innaturale» della Lega dovrà terminare perché gli M5s sono nocivi per tutto il Paese. «Questi che abbiamo in Parlamento sono degli scappati di casa: non hanno mai lavorato», ha rimarcato tirando una stoccata al ministro del Lavoro. «Io mi domando quando penso a Di Maio, il leader di tutti questi, non ha mai studiato, non ha mai lavorato, non è sposato, non ha figli, ma quando deve prendere una decisione su quale esperienza fa riferimento? Sono molto, molto pericolosi».
Ecco perché c'è ancora bisogno di vero centrodestra. «La flat tax non è quella applicata da questo governo: è una tassa piatta per famiglie e imprese, così in Russia è stata sconfitta l'evasione», ha dichiarato Berlusconi aggiungendo che è possibile alzare le pensioni minime a mille euro anche per le mamme casalinghe. Ecco perché il presidente di Forza Italia si candiderà alle Europee. «Ci apprestiamo a tornare al governo e vogliamo andare in Europa per riprendere in mano il progetto dei padri fondatori», ha affermato proponendosi come argine allo strapotere geopolitico cinese rispetto agli Usa isolazionisti e a un'Europa balbettante.
A chi gli fa notare che Fi è dietro nei sondaggi, Berlusconi risponde con fermezza: «Non vedo una crisi del mio partito. C'è una grande compattezza e siamo tutti orgogliosi di essere noi a conservare i valori della democrazia occidentale, cercheremo di farlo capire in questa campagna elettorale».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.