Berlusconi calma i suoi e prepara le contromisure

Il leader non intende farsi logorare dalla fronda di Fitto e richiama alla responsabilità Nota congiunta di Brunetta e Romani: «La sintesi è del Cavaliere, sbaglia chi si sfila»

«Le nostre posizioni sul Patto del Nazareno, seppur diverse, hanno contribuito alla linea politica e alla sintesi, come sempre decisiva e unitaria, del presidente Berlusconi». Brunetta e Romani poi attaccano Raffaele Fitto: «Sbaglia, piuttosto, chi si sfila da questo dibattito aperto. In un momento particolarmente complesso per la vita politica e istituzionale del nostro Paese, e dopo la rottura da parte di Renzi e del Pd di un Patto, quello del Nazareno, che nell'ultimo anno aveva garantito un rapporto di reciproco riconoscimento tra governo e opposizione e un percorso comune di riforme, è normale e legittimo che in un partito come Forza Italia ci possano e ci debbano essere dibattito e dialettica interna. Ma l'obiettivo deve essere solo l'unità, nulla di più».

Il presidente di Forza Italia si sente anche telefonicamente con Denis Verdini con il quale sta ricucendo la trama di un rapporto di antichissima data. Il vero nodo resta quello delle azioni da mettere in campo per non farsi logorare dai «Ricostruttori» di Raffaele Fitto. Berlusconi non è disposto a sopportare un lungo logoramento. E così in alcuni ragionamenti inizia a prendere piede un'ipotesi estrema, riassumibile sostanzialmente in questa tesi: se Fitto per ragioni statutarie e regolamentarie non può essere espulso da Forza Italia, posso sempre essere io a uscirne e creare un nuovo movimento. Una scelta finora analizzata soltanto come opzione lontana, perché al di là degli aspetti pratici comporterebbe la rinuncia a una creatura che Berlusconi sente profondamente sua, come la perfetta sintesi della sua storia e identità politica. Ma niente al momento viene escluso. Così come si valutano anche scelte simboliche e di rinnovamento per le Regionali. Un tema su cui Berlusconi ha ragionato in un colloquio telefonico con Alessandro Cattaneo.

«Credo sia necessario mettere in campo innovazione» dice l'ex sindaco di Pavia, responsabile formazione degli amministratori locali. «Potrebbe essere l'occasione buona per gettare semi per il domani e lanciare il segnale di una nuova Forza Italia».

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