"Ci spengono? È falso" Radio Padania smonta la bufala di Repubblica

Il legale dell'emittente della Lega: "Solo una questione meramente tecnica". E il presidente del Cda: "Tutti gli editori stanno affilando i coltelli per posizionarsi al meglio sulla nuova piattaforma digitale"

"Ci spengono? È falso" Radio Padania smonta la bufala di Repubblica

Di Maio spegne Radio Padania? "Solo una bufala". E - dopo che già ieri il Mise aveva smentito la revoca dell'autorizzazione a trasmettere anche sul digitale a livello nazionale e non più solo a livello locale con le frequenze analogiche - a smontarla è proprio l'emittente radiofonica della Lega, secondo cui si tratta di una fake news confezionata dal Gruppo Editoriale L'Espresso.

"La macchina del fango non va in vacanza neanche il 1° maggio e quindi i nostri ascoltatori hanno ‘scoperto’ che non esistevamo più", dicono dalla radio. "Radio Padania non si spegne e non si spegnerà", assicura anche l'avvocato Federico Freni, "Non esiste una questione di incompatibilità, o addirittura di illegittimità, come riportato da Repubblica, rispetto alla trasmissione su piattaforma digitale". In particolare non ci sarebbe "alcuna contrapposizione politica con il ministero", ma si tratterebbe di una questione "meramente tecnica". "La stiamo affrontando con gli uffici competenti, in spirito di fattiva collaborazione", spiega il legale dell'emittente, "In generale, tutti gli operatori del settore scontano una situazione normativa e regolamentare particolarmente complessa".

Anche il presidente del Cda della radio si è detto ottimista: "Questa vicenda, paradossalmente, ci offre un’importante conferma: la nostra radio è sul binario giusto", ha spiegato, "Infatti, la digital radio è la nuova frontiera della radiofonia. L’fm ha i mesi contati, esattamente 242 giorni, e tutti gli editori stanno affilando i coltelli per posizionarsi al meglio sulla nuova piattaforma, molto più performante ed economica".

E in questo scenario "di sviluppo veramente epocale" Radio Padania vede un'opportunità: "Tra poco inaugureremo i nuovi studi che ci consentiranno anche la radio visione sul web e in futuro sul digitale terrestre al canale 740", spiega Franzini, "Tutto questo è stato possibile grazie al formidabile impegno di tutto lo staff di Rpl ma soprattutto grazie alle nostre ascoltatrici e ai nostri ascoltatori che non hanno mai smesso di sostenerci con il loro affetto, i loro ‘abbonamenti’ e le contribuzioni volontarie, consentendoci di voltare pagina e di lasciarci alle spalle degli anni molto difficili. Oggi con una audience in forte crescita e un bilancio risanato, possiamo guardare al futuro con ottimismo".

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