Il contributo volontario? Obbligatorio

In una scuola di Novara chi non lo pagherà verrà escluso dai viaggi d'istruzione e non potrà usare il wifi

Il contributo volontario? Obbligatorio

Novara - La preside di un istituto tecnico economico di Novara ha trovato la soluzione per far quadrare i conti della scuola, in rosso «a causa del taglio dei finanziamenti pubblici»: trasformare in un dovere il «contributo scolastico volontario», quello che serve per pagare la carta igienica e la cancelleria nelle scuole italiane. Chi non lo pagherà, si legge in una circolare, verrà escluso dai viaggi d'istruzione (le vecchie gite scolastiche) e «da tutto quanto sia ampliamento dell'offerta formativa». E non è tutto.

Agli studenti inadempienti sarà anche vietato l'uso del wi-fi e della banda larga e di tutte le strumentazioni informatiche fuori dalle lezioni. Ciliegina sulla torta, l'immancabile «multina»: dieci euro di sanzione pecuniaria comminata a tutti coloro che non pagano e che non godano dell'esonero certificato in base al reddito Isee.

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