Sfida di Caprotti ai rivali rossi: supermercati aperti il 25 aprile

La Coop Adriatica critica Esselunga che va all'assalto dei concorrenti. Ma i dati sono con il patron: utili in attivo e 2.500 nuove assunzioni

Sfida di Caprotti ai rivali rossi: supermercati aperti il 25 aprile

Il «buonismo» a oltranza alla fine stanca. Se n'è accorto anche il potentissimo presidente di Coop Adriatica, Adriano Turrini. Il numero uno della più grande cooperativa di distribuzione e consumo, però, non ha spinto il piede sull'acceleratore e ha mascherato la sua invettiva contro la retorica catto-sindacalista con il solito attacco all'arcinemico Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga che contro lo strapotere delle Coop nelle Regioni rosse ha scritto qualche anno fa pure un bestseller da centomila copie, Falce e carrello .

«A tutti coloro che mi hanno rotto le balle per le chiusure del 25 aprile e 1 maggio, oltre che per Pasqua e Pasquetta, segnalo, ora che sono pubblicati, che il 25 aprile, nella città di Bologna e nella sua provincia, Coop e Conad sono chiuse mentre il resto del mondo è aperto», ha scritto sulla propria pagina Facebook . Poi l'affondo «Una catena in particolare, che non cito ma che ha sede a Milano ed è “governata” da un proprietario lucido ma ultra ottantenne il cui nome inizia per C e finisce per Caprotti, amplia anche le fasce orarie di apertura». A Bologna, come nelle altre sedi, il gruppo lombardo dei supermercati osserverà l'orario di apertura da giorno feriale e, dunque, più lungo di due ore rispetto a quello festivo. Chiaro che si tratti di una replica a una recente dichiarazione di Caprotti che aveva sottolineato come «con le Coop non è possibile avere rapporti sinceri».

Turrini, da emiliano vero, ha superato anche la barriera del politically correct . Ma è chiaro che il suo bersaglio siano i sindacati in generale e la Cgil in particolare che, fortissima per tradizione nel mondo cooperativo, è da sempre contraria alle aperture nei festivi. Non è un caso che il segretario Fiom Landini - di cui Coop Adriatica regalerà l'ultima fatica letteraria - provenga da una cooperativa reggiana. Figurarsi, quindi, se si tratta di celebrare la festa dei partigiani e quella del lavoro: di stare dietro a una cassa o di riporre la merce su uno scaffale non se ne parla nemmeno. Nel 2013 Coop Adriatica ha registrato un lieve calo delle vendite, compensato a livello di utili dai proventi finanziari. Logico che Turrini si sia rotto le balle, «con la preghiera di rompere le balle anche ad altri». Ma la Cgil in Esselunga non è fortissima e, quindi, ha un ridotto potere negoziale (e comunque Caprotti alle aperture nei festivi non rinuncerebbe mai).

Forse anche per questo motivo i risultati 2014 del gruppo Esselunga sono stati buoni. Gli utili si sono attestati a 212 milioni e le vendite hanno superato i 7 miliardi. Per la precisione, 7,013 miliardi con un incremento rispetto al 2013 dello 0,8%, in controtendenza rispetto alla deflazione dell'1,6% dei prezzi di vendita al dettaglio. Il margine operativo lordo è ammontato a 521 milioni (+3,2%), mentre l'utile operativo è stato pari a 335 milioni (+2%).

Aver conseguito un incremento della redditività senza intaccare la forza lavoro (i dipendenti sono cresciuti di 530 unità superando i 21mila) è un fatto che non accade spesso nel mondo imprenditoriale italiano. Nel prossimo biennio sono previste 2.500 assunzioni e anche questo è un dato positivo considerato che il 93% della forza lavoro è assunta a tempo indeterminato e il 75% a tempo pieno.

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