«CR7 in Portogallo per evitare l'arresto»

Lo scenario dei tabloid: da Lisbona niente estradizione in caso di mandato

Luca Fazzo

Prigioniero in patria, senza poter varcare le frontiere né per una partita né per una vacanza: per Cristiano Ronaldo, finito nella bufera per le accuse di stupro lanciate contro di lui per una notte di sesso del 2009, ormai c'è chi evoca questo scenario.

Se dalla magistratura del Nevada, che ha riaperto le indagini su quanto accaduto al Palms Resort di Las Vegas tra CR7 e la splendida Kathryn Mayorga, dovesse spiccare un ordine di cattura contro di lui, l'unico posto dove l'asso della Juventus potrebbe sentirsi al sicuro è il Portogallo, che quasi sicuramente rifiuterebbe l'estradizione. Certo, anche altri paesi europei hanno su questi episodi la mano meno pesante della giustizia Usa: basti pensare al regista Roman Polanski, esule in Francia per sfuggire alla condanna per stupro.

A evocare lo scenario è il tabloid britannico Mirror, che quantifica in dieci anni di carcere la condanna cui l'asso bianconero potrebbe andare incontro in Nevada. Un buon motivo per ipotizzare che Cristiano Ronaldo, nel caso venisse convocato per un interrogatorio, scelga di farsi sentire per videoconferenza, senza rimettere piede sul suolo americano divenuto improvvisamente scottante. Un portavoce della polizia locale, peraltro, ieri ha smentito che le prove acquisite durante le prime indagini siano sparite. Tra queste, si dice ci siano le mutande di Kathryn, che recherebbero tracce inequivocabili delle lesioni rettali seguite al rapporto. CR7 ormai ammette il rapporto completo con la ragazza, ma nei verbali nega di essere responsabile delle lesioni, che sarebbero state causate successivamente da una terza persona. Nella stanza dell'albergo di Las Vegas si sarebbe insomma consumata una specie di orgia, con la ragazza passata di mano in mano. Consensualmente, dice il calciatore. Contro la mia volontà, dice Kahtlyn. «Un ragazzo normale, tranquillo, semplice, con me è stato un vero gentiluomo», dice intanto Raffaella Fico, ex di Mario Balotelli, che ieri - giusto per dare un'idea del clima pirotecnico che si respira intorno ala vicenda - si auto-indica come fidanzata per undici mesi dell'indagato. E rispunta persino il verbale di Kharima el Mahroug, alias Ruby: una notte di sesso, poi quattromila euro lasciati sul comodino col biglietto: «Spero di non trovarti quando ritorno». C'era folla, sul materasso del campione.

L'unica notizia positiva per il neoacquisto bianconero, che oggi sarà regolarmente a Torino per la ripresa degli allenamenti, è che l'impatto dello scandalo sul fronte economico sempre attenuarsi: EA Sports, il colosso dei

videogame che aveva frettolosamente rimosso la sua foto dall'homepage ieri è tornato a pubblicarla; e il gruppo alberghiero Pestana, socio in investimenti in tutto il mondo, ha ribadito la sua fiducia in CR7. Ma fino a quando?

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