La recente ondata di «antivaccinismo» risale al 1998, quando il medico inglese Andrew Wakefield (insieme a 12 colleghi del Royal Free hospital di Londra) pubblicò sul Lancet, una delle più prestigiose riviste mediche del mondo, uno studio che segnalava un possibile legame tra autismo e vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia. Lo studio aveva preso in esame 12 bambini con disturbi dello spettro autistico, che in otto casi erano iniziati a due settimane dall'inoculazione del vaccino. Da qui l'attacco pubblico, attraverso una conferenza stampa, al vaccino trivalente, dove il medico aveva chiesto che ne venisse sospeso l'utilizzo in attesa di nuove ricerche, e suggerendo di tornare a vaccinare singolarmente per ognuna delle tre patologie.
Un'ondata di panico investì prima l'Inghilterra, e poi il mondo. Solo qualche anno più tardi, si scoprì che i risultati erano stati contraffatti ad arte, per tornaconto personale. Fu il reporter investigativo Brian Deer a portare a galla una serie di verità sempre più scomode: innanzitutto, prima di pubblicare il suo studio nel '98, Wakefield aveva registrato una richiesta di brevetto per un nuovo vaccino contro il morbillo, pensato proprio per contrastare i rischi gastrointestinali che sarebbero poi emersi dalla ricerca. Inoltre, il reporter dimostrò che il medico aveva modificato i dati della ricerca, in modo che confermassero le sue ipotesi: tre dei bambini che nello studio venivano presentati come autistici non avevano in realtà mai ricevuto una diagnosi e cinque avevano mostrato segni di disturbi neurologici già prima della somministrazione del vaccino.
Wakefield continua ancora oggi a negare ogni accusa, ma di fronte a queste prove nel 2010 è stato radiato dall'albo dei medici britannico, e il suo articolo del '98 è stato ritirato dal Lancet. Nel 2002, il Global Advisory Committee on Vaccine Safety dell'Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un report ufficiale sulla questione. Gli esperti hanno valutato gli studi esistenti, concludendo che non esiste alcuna prova di un legame tra vaccino trivalente e autismo. Ma questo, ovviamente, non ha impedito alla bufala di crescere e diffondersi, in particolare in rete, dove ha trovato terreno fertile per siti e gruppi di presunta contro informazione, dedicati proprio alla lotta contro i vaccini. Che raccolgono ancora un gran seguito. In Inghilterra, per esempi, si è passati da poche centinaia di casi di morbilli della fine degli anni '90, a oltre 2mila nel 2012, mentre nel 2013 sono stati circa 1400, di cui 257 ricoveri in ospedale, e un caso di decesso.
Nello stesso anno, nell'Ue le infezioni sono stati oltre 10mila, con otto casi di encefalite provocata dal virus e tre morti.
In positivo, guardando a quello che il vaccino per il morbillo può fare effettivamente per noi, le stime dell'Oms sono confortanti: tra il 2000 e il 2010 le vaccinazioni contro il morbillo hanno salvato 13,8 milioni di vite a livello globale.
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