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Cuomo è sempre più isolato. Si lavora già alla successione

Scaricato dagli alleati (Biden compreso) il governatore sembra vicino alle dimissioni. Favorita la vice Hochul

Cuomo è sempre più isolato. Si lavora già alla successione

Andrew Cuomo è sempre più solo, e le sue ore alla guida dello stato di New York sembrano contate. I suoi legali parlano di indagini «faziose e non accurate», di «prove inconsistenti e incoerenti con le accuse mosse», mentre il governatore prova a resistere fino all'ultimo, ma ormai dalla Casa Bianca al Congresso, dai principali media ai suoi alleati più fedeli, tutti chiedono le sue dimissioni. E dietro le quinte si lavora già alla successione, se dovesse lasciare spontaneamente o in seguito all'impeachment che potrebbe essere presto votato dall'Assemblea statale. Lo speaker dell'Assemblea, il democratico Carl Heastie, ha infatti annunciato come l'inchiesta sulla possibile messa in stato di accusa del governatore, già avviata da tempo, «sarà completata il più velocemente possibile», perché Cuomo «non può più rimanere in carica». Dopo che martedì il presidente Usa Joe Biden, la speaker della Camera Nancy Pelosi e altri esponenti di spicco dei democratici hanno chiesto le sue dimissioni, ieri il governatore è stato scaricato anche dal New York Times, secondo cui ormai «si è spezzata la fiducia dell'opinione pubblica». Il quotidiano parla di «vena egoistica e bullismo politico» che hanno sempre caratterizzato il modo di fare di Cuomo, e con il quale è anche riuscito a creare consenso. Ora però, alla luce di quanto emerso, non può essere più considerato adeguato al ruolo che ricopre. Durissima anche la vicegovernatrice Kathy Hochul, la quale ha commentato le accuse di molestie sessuali contenute nel rapporto della procuratrice generale dello stato Letitia James parlando di «comportamenti ripugnanti, inaccettabili e illegali». «Nessuno può essere al di sopra della legge», ha aggiunto l'avvocatessa 62enne. Tutti gli occhi ora sono puntati proprio su Hochul, che in caso di dimissioni diventerebbe la prima donna alla guida dell'Empire State. In ogni caso pur se in diversi (incluso Biden) frenano sull'impeachment, la carriera politica di uomo che fino a pochi mesi fa, in piena pandemia, era visto come un futuro leader nazionale, lanciato addirittura verso la Casa Bianca, appare segnata. Nel frattempo tra le carte del dossier pubblicato dall'ufficio di James è emerso un audio del 2019 in cui il governatore canticchiava al telefono con una sua assistente (oggi una delle principali accusatrici) Charlotte Bennett, «Do you love me? Do you love me?...», popolare motivo che all'inizio degli anni Sessanta fu un successo del gruppo dei Contours. «Ora dovrò ascoltarla», rispose apparentemente divertita lei. La donna ha accusato il figlio di Mario Cuomo (importante avvocato, esponente di punta del partito democratico e governatore di New York dal 1983 al 1994) di esplicite avances di natura sessuale mentre i due nel giugno del 2020 si trovavano nella sede dello State Capitol. Secondo il suo racconto Cuomo le avrebbe chiesto se fosse monogama e se avesse fatto sesso con altri uomini, e anche se per lei fosse un problema la differenza di età nelle relazioni. Poi, secondo Bennett, le disse di essere aperto a relazioni anche con donne ventenni. E dopo che ieri il governatore è apparso visibilmente scosso in diretta tv per difendersi, assicurando di non aver «mai toccato nessuno in maniera non appropriata», lei ha ribattuto: «È chiaro che non vuole assumersi le sue responsabilità.

Quel video non è un video di scuse».

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