Dai tenenti ai Baschi verdi. La Finanza si rinforza per la lotta ai criminali

Riorganizzati i reparti per interagire meglio con le Authority e garantire l'ordine pubblico

Dai tenenti ai Baschi verdi. La Finanza si rinforza per la lotta ai criminali

La Guardia di finanza si riorganizza e lo fa con una riforma dei reparti territoriali. Una misura volta a garantire alla Fiamme gialle una maggiore efficacia nello svolgimento della sua mission di polizia economico-finanziaria a tutela del bilancio pubblico, degli enti regionali e locali e dell'Unione europea. Si tratta di una revisione che segue quella dei reparti speciali del corpo, ora più snelli e operativi e che punta a una sempre maggiore collaborazione con le autorità di riferimento, quali l'Autorità nazionale anticorruzione, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, l'Autorità garante per la privacy, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Ma vediamo nello specifico cosa cambierà.

Tra le novità più importanti la soppressione delle Brigate, trasformate in Tenenze a guida di luogotenenti che abbiano quale requisito fondamentale l'esperienza di servizio, ma anche da tenenti formati in Accademia, con laurea specialistica in giurisprudenza.

Sono, quindi, stati istituiti nuovi Gruppi territoriali, almeno uno per ogni provincia. Avranno il compito di assicurare la funzione di indirizzo e coordinamento dell'attività di Nuclei operativi metropolitani, delle Compagnie e delle Tenenze dipendenti, che operano in circoscrizioni o presso valichi di confine, porti e aeroporti internazionali.

Ma c'è anche una rivisitazione dei Reparti specializzati anti terrorismo-pronto impiego, i cosiddetti Baschi verdi, fondamentali nel contrasto ai traffici illeciti e nel concorso al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, soprattutto in un periodo in cui il rischio terrorismo è ai livelli massimi.

I cambiamenti passano anche per nuove stazioni del soccorso alpino della Gdf, adibite al controllo in alta montagna o in luoghi difficilmente raggiungibili o colpiti da calamità naturali. Da sottolineare, quindi, l'incremento dei corsi addestrativi attualmente tenuti all'Accademia di Bergamo, fiore all'occhiello per la formazione di nuovi ufficiali della Finanza, ma anche nella Scuola ispettori e sovrintendenti dell'Aquila, alcuni dei cui allievi sono ogni anno destinati alle sedi di post formazione e specializzazione, come la Pef (Polizia economico-finanziaria) del Lido di Ostia, la scuola alpina di Predazzo, quella nautica di Gaeta o ancora quella di addestramento specialistico di Orvieto. Strutture in cui è garantito un livello di istruzione tecnico-professionale molto elevato.

Lo scopo di questa operazione è quello di elevare la qualità della presenza della Guardia di finanza su tutto il territorio nazionale, ma anche quello di aumentare il livello di responsabilità per i militari che, grazie al loro percorso formativo, hanno competenze qualificate.

Le Fiamme gialle quest'anno festeggiano i 245 anni dell'istituzione delle Legioni leggere, il corpo militare sabaudo loro «antenato», e questa riforma arriva dopo l'istituzione della Polizia economico-finanziaria, che ha preso vita con il decreto 68/2001. In questo modo la Guardia di finanza punta a rispondere con sempre maggiore puntualità alle richieste che arrivano da tutta Italia, con interventi istituzionali dettati dal contesto socio economico attuale.

Cambiamenti importanti che vanno anche nella direzione di rafforzare la fiducia della cittadinanza nelle forze dell'ordine e di garantire al cittadino la giusta attenzione e sicurezza anche in ambito economico e fiscale.

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