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De Magistris all'attacco del governo: "Tagli sulla pelle dei bisognosi"

Il post di Ferragosto del sindaco di Napoli: "Penso con rabbia ai fondi sottratti ai Comuni, che vuol dire persone in meno da assistere e curare. La pietà bruciata sull'altare dell'economia"

De Magistris all'attacco del governo: "Tagli sulla pelle dei bisognosi"

Ritorna all’attacco Luigi De Magistris e stavolta accusa (tra le righe e senza nominarlo mai) il governo Renzi (e quelli che l’hanno preceduto) di aver tagliato i fondi ai Comuni, sacrificandoli sull’altare delle politiche “neoliberiste” a discapito dell’assistenza agli ultimi.

Nel post ferragostano che il sindaco di Napoli ha pubblicato sulla sua pagina social, De Magistris scrive: “Anziani soli, bambini in difficoltà, donne e uomini senza un tetto, fratelli immigrati da situazioni disperate, ragazzi difficili, persone fragili. Come abitanti di una stessa umanità dobbiamo amare chi ha più bisogno, prenderci cura di chi non ce la fa da solo; e chi, come me, guida un'istituzione pubblica ha due volte, dieci volte questo dovere. Ho trascorso questo ferragosto in giro fra alcune strutture di accoglienza della città, il centro Signoriello per anziani, il centro Buglione per immigrati e bisognosi, il centro Mario e Chiara per bambini e ragazzi, l'istituto delle Figlie della carità, che lavora coi minori a rischio. Non sono state semplici visite di cortesia - rassicura De Magistris -, ma occasioni importanti per verificare le situazioni e capire cosa si può fare concretamente da domani stesso per tutte queste persone”.

L’analisi del primo cittadino partenopea è dura, come la sua denuncia: “Penso con rabbia a tutti i soldi che i governi tagliano ai comuni, che significano inesorabilmente bambini, anziani, senzatetto, immigrati, persone in meno che si possono assistere e curare. La pietà umana bruciata sull'altare gelido dell'economia neoliberista”. E infine l’appello ai concittadini: “Noi non vogliamo arrenderci a questa logica. Vogliamo fare ogni sforzo possibile per stendere al massimo la coperta; io m'impegno con tutte le mie forze.

Mettiamoci tutti quanti le mani, e il proverbiale cuore dei napoletani”.

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