Anche l'ordine dei medici di Palermo si costituirà parte civile nel processo sul caso di Antonella Rosselli, una dottoressa molestata sessualmente da un diciannovenne mentre era in servizio alla guardia medica di San Cipirello, nel palermitano. La vittima della violenza chiede «misure urgenti e strutturali per garantire sicurezza, soprattutto nelle guardie mediche che si trovano in luoghi particolarmente isolati. Sono una donna forte, dopo l'episodio sono tornata subito al mio lavoro, ma in certe condizioni, per scansare un'aggressione non ci si può affidare all'esperienza o alla fortuna». «Nel mio caso l'esperienza mi ha permesso di riconoscere subito il possibile rischio, già dal momento in cui ho aperto la porta all'aggressore che bussava con la scusa di avere forti dolori allo stomaco.
Non ci ho creduto, ma sono un medico e, al di là delle mie impressioni, devo accertarmi dello stato di salute di chiunque. La buona sorte poi ha fatto il resto perchè i sanitari del 118 alle mie urla sono intervenuti immediatamente e il ragazzo è scappato con l'auto che aveva lasciato nel piazzale».
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