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E parte il gioco dello scaricabarile tra negligenze e scambi di accuse

Il sindaco di Castefidardo contro Autostrade, che accusa la ditta I pm indagano per omicidio colposo. Delrio manda gli ispettori

E parte il gioco dello scaricabarile tra negligenze e scambi di accuse

Roma - «Dovevano chiudere quel tratto di autostrada», è un'accusa circostanziata quella lanciata dal sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani. «Inconcepibile eseguire lavori di questo tipo senza chiudere l'autostrada sottostante», attacca Ascani che alla stampa locale descrive una dinamica dei fatti molto diversa dalla versione ufficiale di Autostrade che sostiene che al momento del crollo i lavori erano praticamente finiti mentre secondo Ascani «gli operai stavano sollevando la campata del ponte quando la struttura ha ceduto».

E non c'è dubbio che anche questa volta si assisterà al solito tristissimo rimpallo delle responsabilità. Ora che due vite sono state spezzate in modo assurdo e tre operai sono rimasti feriti sul lavoro soltanto ora si muove la macchina dei controlli e delle verifiche. Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio ha predisposto l'istituzione di una commissione ispettiva di esperti per valutare l'accaduto.

La Procura di Ancona, pm Irene Bilotta, ha immediatamente aperto un fascicolo per accertare responsabilità e negligenze. Autostrade per l'Italia ha già messo a disposizione della magistratura tutti gli elementi contrattuali relativi all'affidamento dei lavori. L'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo e l'area è stata sottoposta a sequestro. Il prefetto di Ancona, Antonio D'Acunto, assicura che «i soccorsi sono stati immediati». Ma perché non è stata chiusa l'A14 mentre si eseguivano i lavori? Sono state rispettate tutte le norme di sicurezza? E soprattutto chi doveva vigilare che fosse garantita la sicurezza in quell'area? Mentre in casi precedenti non era chiaro di chi fosse la competenza rispetto al tratto stradale in questo caso non ci sono dubbi: si tratta di un segmento di competenza della società Autostrade. Attenzione però perché Autostrade ha messo subito in evidenza che sul cavalcavia erano in corso i lavori affidati alla ditta Delabech, ovvero che quell'area era stata data in concessione a privati per eseguire i lavori e proprio per questo Autostrade si è affrettata ad acquisire «le informazioni necessarie richieste alla Delabech».

E infatti ha poi reso noto che «le attività di sollevamento del cavalcavia erano state completate alle ore 11,30» e che quindi «al momento dell'incidente, alle 13 circa, il personale stava realizzando attività accessorie. Sul cantiere, peraltro, era presente l'ingegnere responsabile tecnico dei lavori per la Delabech». Per quanto riguarda l'affidamento dei lavori alla ditta in questione Autostrade assicura che si tratta di un'azienda «specializzata con qualifiche di legge per i lavori in oggetto e munita di certificazione delle società Protos, Bureau Vertitas e Accredia.

La stessa società aveva eseguito analoghi lavori su altri cavalcavia della stessa tratta». Notizia che sembra preoccupare la la vicepresidente delle Marche Anna Casini che chiede ad Autostrade di «attivarsi immediatamente per verificare la stabilità degli altri cavalcavia presenti».

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