Fiuggi - La ciliegina sulla torta della kermesse L'Italia e l'Europa che vogliamo, organizzata dall'azzurro Antonio Tajani è il presidente emerito della Corte costituzionale, Annibale Marini. Quale voce più autorevole per parlare nel merito della riforma della Costituzione? Ma oltre che autorevole la voce di Marini è forte e chiara: il ddl Boschi va bocciato senza se e senza ma. L'illustre magistrato demolisce la riforma e snocciola tutte le falsità della propaganda renziana: «Dicono che il Senato verrà abolito. Non è vero. Diminuisce il numero dei senatori ma l'intera struttura burocratica e amministrativa di palazzo Madama resta in piedi». Primo colpo. Secondo: «Dicono che si risparmia. Non è vero. I senatori continueranno a essere pagati con diaria e trasferte incluse». Terzo: «Dicono che il processo legislativo sarà accelerato. Non è vero. Sarà ancora più complicato. E poi, diciamolo, non abbiamo bisogno di più leggi fatte velocemente; ma di meno leggi e soprattutto scritte bene». Il graffio del giurista: «Questa riforma, tra l'altro, è scritta con i piedi. Pensate che Zagrebelsky ha detto che se passa il ddl Boschi smetterà di insegnare». La platea applaude convinta. Unica concessione che fa Marini: «L'unica cosa buona è che viene abolito il Cnel. Ma di fatto quest'organo non è neppure mai nato».
Tajani smonta invece un altro cliché: quello secondo cui la riforma ce la chiede l'Europa: «Ma prima ci chiede di fare la riforma del fisco, della giustizia (la cui lentezza per quella civile vale due punti di Pil), della previdenza». Il professore Marini annuisce e conferma.
Poi tocca a Stefano Caldoro prendere in mano il piccone: «Una vera riforma avrebbe dovuto prevedere un intervento sul regionalismo per superare l'attuale assetto. Bisognava sciogliere le Regioni e ragionare su macro-aree e sistemi più moderni». La parola passa all'onorevole Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, che i lavori li ha seguiti passo per passo. «Il Pd ha cambiato idea 17 volte e ha partorito un vero mostro giuridico. È vero che all'inizio eravamo disposti a lavorare con loro per scrivere la riforma ma il Pd s'è dimostrata la peggior fidanzata che uno potesse avere». Poi passa parla di vere e proprie «truffe» in merito a «consiglieri regionali spediti in Senato per decidere su materie che non riguardano il territorio». Completano l'opera di demolizione l'azzurro Francesco Giro, il sindaco di Ascoli Guido Castelli e Mario Abbruzzese.
Riforma della Costituzione ma non solo.
Anche l'Europa ha bisogno di un restyling e a spiegare tutto ci pensa l'ex ministro Enzo Moavero Milanesi: «Bisognerebbe modificare i trattati ma per farlo occorre maggior concordia tra gli Stati. E, attualmente, il tasso di concordia sta toccando livelli bassissimi». Visione pessimista ma realista. FCr- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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