S ilvio Berlusconi resta ad Arcore a Villa San Martino per preparare la campagna elettorale per Emilia Romagna e Calabria, due appuntamenti molto vicini su cui è necessario convogliare le forze. Il Cavaliere - che ha ricevuto gli auguri di Vladimir Putin - brinderà al nuovo anno con figli e nipoti e forse si concederà un blitz in Provenza, nella casa della primogenita Marina a Valbonne.
«Non vado in vacanza, resto qui a lavorare per le regionali» avrebbe confidato a chi ha parlato con lui, secondo l'AdnKronos. Ieri Berlusconi ha anche incontrato alcuni esponenti azzurri per fare il punto. Il presidente di Forza Italia, nonostante le tensioni, è deciso a rassicurare l'ambiente e a ricordare a tutti la parabola non sempre esaltante vissuta da coloro che hanno dato l'addio alla sua creatura politica. Berlusconi, anche con alcune sortite elettorali che sta pianificando nelle due regioni, intende far capire che resta in campo e chiedere a tutti il massimo sforzo per far risalire Forza Italia nei sondaggi.
Chi sta lavorando senza sosta sulla campagna elettorale in Emilia Romagna è Anna Maria Bernini, più che mai convinta che sia arrivato il momento di voltare pagina. «Basta con il mito dell'amministrazione efficiente. La verità è che l'Emilia Romagna si regge sull'efficienza, sull'operosità degli emiliano-romagnoli. Chi guida la Regione o non fa nulla e si appropria di meriti che non gli appartengono. Oppure mette i bastoni tra le ruote ai nostri imprenditori, ai commercianti, ai cittadini, con un groviglio di norme e burocrazia e una valanga di tasse locali. Noi diciamo basta. Il disagio di chi tutti i giorni va a lavorare e produce in una Regione che non aiuta o che aiuta i soliti noti è sempre più evidente. L'ascolto è stato il criterio guida anche per le nostre liste. Abbiamo inaugurato un cantiere civico aperto a professionisti che hanno deciso di prestare la loro esperienza e le loro conoscenze per una causa comune». La presidente dei senatori azzurri vede uno spazio di manovra importante per una giunta di centrodestra.
«Abbiamo grandi progetti. Sono tanti gli esempi dell'inefficienza dell'amministrazione regionale. Ma la vera prova di incapacità e incuria la abbiamo ogni volta che questa regione è ferita da calamità naturali. Si ritorna alla normalità grazie alla buona volontà della gente, non perché la macchina regionale abbia provveduto tempestivamente. Prevenire e curare le nostre fragilità è una priorità, così come ridare dignità alle nostre montagne che stanno subendo un progressivo spopolamento. Da qui l'idea di un assessorato alla montagna e zone ad economia speciale che rendano vantaggioso continuare ad abitare i nostri Appennini. E lo stesso vale per il termalismo che deve tornare a essere un fiore all'occhiello. È tempo che alla gente di questa operosa e meravigliosa regione venga concessa quell'efficienza, presenza e attenzione negatagli da tempo».
Il desiderio di riaccendere i motori del partito è condiviso anche da Roberto Pella, neoresponsabile enti locali di Forza Italia per il Nord, che ha sentito ieri i coordinatori regionali del Settentrione per fissare assemblee degli eletti già nelle prossime settimane.
Obiettivo: costruire una rete di sindaci e amministratori locali che si scambino «buone pratiche» per fare squadra. «I territori sono veri fucine di talenti e di idee» spiega «ricchi di validissimi amministratori cui va prestato ascolto: saranno protagonisti di una stagione di governo del centrodestra unito».
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