La Fornero rivendica la sua riforma: ​"Ho salvaguardato gli esodati"

L'ex ministro non tornerà in politica: "Ho già dato". Ma rivendica il lavoro fatto e attacca duramente Salvini

La Fornero rivendica la sua riforma: ​"Ho salvaguardato gli esodati"

Elsa Fornero non rinnega niente. Anzi, rivendica tutto quanto. Da ministro del Welfare ha scritto una riforma delle pensioni che ha penalizzato, impoverito e lasciato senza uno stipendio a fine mese migliaia di persone. Seduta al fianco dell'allora premier Mario Monti, ha pugnalato l'Italia. Eppure oggi, a margine di un incontro su Genere e diversità a Nomisma, dice di aver "salvaguardato gli esodati". "Il problema adesso lo possiamo chiamare in molti modi - iniste - ma se si allude a persone che non hanno un lavoro, allora si tratta di persone senza lavoro che non c'entrano più con la categoria degli esodati".

"Le cose cambiano perchè cambiano l'ambiente e le circostanze - spiega il ministro del Welfare - bisogna vedere se uno si trovasse nelle esatte circostanze di allora, con gli stessi vincoli, non so immaginare una situazione nella quale potessimo fare di più". Secondo la Fornero, con il passare del tempo le situazioni cambiano: "L'urgenza finanziaria di allora non c'è più, non siamo in una situazione di crisi finanziaria, lo spread è molto più basso anche grazie a quella riforma". Quindi, spiega che adesso si tratta di rivedere, "forse", qualcosa. Bisognerebbe, dice, "fare un censimento delle situazioni più difficili e magari cominciare a risolvere quelle". Allora, ribadisce tuttavia, "non c'erano le risorse, quella che ora si chiama flessibilità non era possibile. Bisognava dimostrare che la spesa scendeva che si faceva una riforma che non andava in vigore dopo vent'anni, ma subito".

Fortunatamente, la Fornero si limita a rivendicare il proprio lavoro. Non ha alcuna initenzione di tornare in politica. "Ho già dato - dice - sono tornata con grande soddisfazione al mio lavoro di docente che gli studenti mostrano di apprezzare". Rimarrà, dunque, in cattedra all'università di Torino. "Credo che costruire cittadinanza, i cittadini di domani, perchè questo è il compito di un professore universitario, sia la cosa più difficile", conclude rilanciando agli studenti la capacità di "distinguere tra la cattiva politica e il tentativo sincero di analizzare i problemi".

In conclusione, però, una stoccata a Matteo Salvini se la lascia scappare: "Credo che gli italiani sappiano benissimo distinguere tra una persona che vuole solo creare polemiche e una che cerca di risolvere i problemi del paese".

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