Giappone in ginocchio Il fango fa 120 vittime

Interi villaggi coperti da acqua e detriti Ferme le fabbriche di auto, 30mila sfollati

Giappone in ginocchio Il fango fa 120 vittime

Case sventrate, macchine rovesciate, distese di fango da cui spuntano solo macerie e i tetti spioventi delle abitazioni. È di almeno 120 morti e decine di dispersi il bilancio provvisorio delle piogge record che da giovedì stanno cadendo sul Giappone occidentale e che hanno provocato forti alluvioni e frane. Solo ieri le precipitazioni sono cominciate a diminuire. Hiroshima, Okayama ed Ehime sono le province più colpite dal disastro, che secondo le autorità locali è il più grave degli ultimi decenni. Sicuramente più devastante dell'ultima catastrofe di larga portata che fece 77 morti nel 2014.

Il numero delle vittime, che ieri sera fermo a 126, è destinato a crescere. Tanti sono ancora i dispersi e numerose le persone che, nonostante le indicazioni di evacuazione emanate dal governo per circa 5 milioni di residenti, hanno scelto di rimanere a casa finendo bloccate dall'acqua. Il governo ha fatto sapere che 73mila tra poliziotti, vigili del fuoco e soldati sono impiegati nei soccorsi, con 700 elicotteri schierati. Molti, dopo essersi arrampicati sul tetto della propria abitazione, sono stati messi in salvo proprio così. Chilometri di territorio sono coperti da acqua e fango e nei punti in cui i danni sono stati maggiori, tra le piogge e i fiumi esondati, il livello dell'acqua è salito di quasi 5 metri. Da un ospedale rimasto isolato a Kurashiki, uno dei centri più colpiti, sono stati evacuati 170 pazienti, ma altre decine sarebbero ancora nella struttura. Trentamila sono, per ora, gli sfollati in centri d'accoglienza temporanei. Alcune aziende hanno dovuto interrompere la produzione, come Panasonic e le case automobilistiche Mazda e Daihatsu.

Il premier giapponese Shinzo Abe, che ha parlato di «corsa contro il tempo» per salvare le persone intrappolate nei villaggi distrutti, ha annullato il viaggio programmato per domani in Belgio, Francia, Arabia Saudita ed Egitto.

Il vertice con l'Ue per la firma di due accordi di partnership economica e strategica è stato rinviato al 17 luglio e si terrà a Tokyo invece che a Bruxelles. Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha espresso a nome dell'Europa le condoglianze per la «terribile perdita di vite», spiegando che l'Unione «è pronta a fornire aiuto e assistenza in ogni modo».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica