Ci sono «profondi» dubbi sulla presunta sottrazione di ovuli all'infermiera spagnola contestata a Severino Antinori, arrestato lo scorso maggio. E sulla «denunciata costrizione» della donna «sul lettino». Lo scrive il gip Luigi Gargiulo disponendo che si indaghi la giovane per false informazioni ai magistrati. Il giudice ha così respinto l'impostazione della procura, che chiedeva invece l'archiviazione nei confronti della ragazza. A denunciare per calunnia l'infermiera spagnola, di origine marocchina, erano stati i legali del ginecologo, Carlo Taormina, Tommaso Pietrocarlo e Claudio Romano. «La decisione del gip conferma quello che andiamo sostenendo dall'inizio - dice Taormina -. La giovane che accusa Antinori non è credibile, e in base alle sue false denunce il nostro assistito ha avuto un danno umano e professionale incalcolabile. Speriamo ora si faccia finalmente giustizia».
Il Tribunale del Riesame di Milano ha depositato il provvedimento con cui dispone il dissequestro degli embrioni prelevati dai carabinieri del Nas il 13 ottobre dell'anno scorso all'interno della clinica Matris nel capoluogo lombardo.
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