L'ultima frontiera dei furbetti del pubblico impiego? Farsi adottare da un anziano, purché malato o disabile. Il tutto per starsene a casa, pagati, tre giorni al mese, come previsto dalla legge 104. A raccontare la folle strategia è Nello Musumeci, presidente della regione Siciliana, che ieri in un incontro con i giornalisti si è sfogato per un fenomeno che, a quanto sostiene il governatore, avrebbe una vasta diffusione proprio tra il personale dell'amministrazione regionale.
Si tratterebbe di 2.300-2.350 persone, che su 13mila dipendenti della regione Siciliana «pesano» non poco, rappresentando il 18 per cento del totale. Questo il piccolo esercito che usufruirebbe dei permessi previsti dalla 104, che concede ben tre giornate retribuite da passare a casa per assistere un familiare - entro il terzo grado - affetto da disabilità. Il problema è che, stando alla pubblica denuncia del presidente Musumeci, questi duemila e passa dipendenti «non sono sempre fratelli e figli». Infatti, secondo il Governatore, «ci sono casi di dipendenti che si sono fatti adottare da anziani pur di legittimare un rapporto che consenta loro di non essere nella disponibilità delle esigenze di governo». Insomma, uno stratagemma bello e buono per godere di 36 giorni di vacanza aggiuntiva, ed è quanto basta perché Musumeci disseppellisca l'ascia di guerra.
«Faremo dei controlli - ha spiegato il presidente della regione - e troveremo le organizzazioni sindacali dalla nostra parte: ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie azioni, il tempo dei giochetti, delle coperture e dei ricatti reciproci è scaduto». Infine l'annuncio, minaccioso per chi ha abusato della 104: «Pubblicheremo gli elenchi, abbiamo 13mila dipendenti ma i nostri uffici non dispongono di personale, non solo tecnico, avremo bisogno anche di avvocati ed esperti di economia».
Il Governatore, nel conto, ci mette pure altri casi di «vincoli» del personale, come «i 2700 dirigenti sindacali che non possono essere comandati», e spiega che è necessario correre ai ripari altrimenti, con i 3mila pensionamenti in vista per il 2020, «si rischia una paralisi nel comparto burocratico se non si interviene con immediatezza con assunzioni». Di certo, restando ai soli «furbetti della 104», il conto annuale del Tesoro riporta i dati delle giornate di assenza retribuita giustificate ai sensi della 104/92. L'ultimo anno disponibile è il 2016, e due anni fa i dipendenti della regione Siciliana avevano goduto in totale di circa 60mila giornate a casa (31mila le donne, 29mila giornate gli uomini) per assistere familiari disabili. In media, fanno circa 25 giorni l'anno a testa. Qualcuno, certamente, avrà approfittato di quei permessi per la finalità prevista dalla legge, e dunque per assistere un proprio caro con problemi di deambulazione o non autosufficiente. Altri invece sembra se ne siano approfittati se, come sostiene il governatore siciliano Musumeci, c'è chi è arrivato addirittura a «farsi adottare» da un anziano disabile per usufruire di quei giorni.
Sfruttando anche le maglie più larghe della legge, che per venire incontro a chi ha davvero qualcuno a cui badare dopo il lavoro, dal 2010 ha visto cassare il requisito per il quale il permesso poteva essere concesso solo ai familiari, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assistevano un parente disabile «con continuità e in via esclusiva».
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