I segreti di Luther King: "Ossessionato dal sesso. Relazioni con 40 donne"

L'Fbi svela il lato oscuro del Nobel per la Pace «Fu testimone di uno stupro e non fece nulla»

I segreti di Luther King: "Ossessionato dal sesso. Relazioni con 40 donne"

Il suo attivismo non si manifestava soltanto sui palchi in cui conduceva la sua rivoluzione, ma anche nei letti in cui «combatteva» con molte donne diverse, spesso contemporaneamente. Lui era King. Martin Luther King.

Che il predicatore che nella sua breve ma intensa vita si è battuto per i diritti del suo popolo nero prima di essere ammazzato a 39 anni, in un attentato il 4 aprile del 1968 al motel Lorraine di Memphis, fosse uno sciupafemmine non è una novità. L'uomo che un giorno a Washington ammise mozzando il fiato di chi lo ascoltava di «avere un sogno» («I have a dream») sembrava avere anche quello, di sogno, di fare sesso con il maggior numero di donne possibile. Una caratteristica che viene ascritta al lato oscuro di una figura che in molti ambienti cristiani e di sinistra è considerata un mito intoccabile e che invece da più parti è messa in discussione nella sua integrità complessiva. Costoro, che non mettono in discussione la portata storica del reverendo King ma che criticano una sua eccessiva idealizzazione, ricordano anche - all'occorrenza - le accuse di plagio relative alla sua tesi di laurea ed alcuni suoi discorsi e anche una certa ambiguità politica.

Ma quelli sono argomenti noiosi. Invece la promiscuità di King è argomento che titilla assai l'America sempre sospesa tra libertà e bigottismo. Ieri il Times ha dato un contributo alla riscrittura della figura di King rivelando il contenuto di alcuni file secretati per lungo tempo e resi noti solo recentemente dall'Fbi, tutti riguardanti King. Si tratta di intercettazioni e di relazioni su pedinamenti condotti su a un uomo che il Bureau teneva sotto controllo per il suo grande seguito e per la sua attività molto scomoda nell'America razzista e conservatrice degli anni Sessanta. Documenti che naturalmente non rivelano soltanto il King predicatore e profeta dell'America democratica ma anche il King uomo non esattamente fedele alla moglie Coretta Scott, che gli aveva dato quattro figli e che per assisterlo nella di lui carriera di capopopolo aveva rinunciato a una promettente carriera da cantante.

Secondo questi documenti e secondo anche il capillare lavoro di David Garrow, lo storico che è il più affidabile biografo di Martin Luther King (nel 1987 ha vinto il Pulitzer per il libro «Bearing the Cross»), il premio Nobel per la pace del 1964 avrebbe frequentato almeno quaranta donne. E questo talento da conquistatore - alimentato dal suo carisma, dalla sua dialettica e dalla sua fama - lui lo giustificava così: «Sono lontano da casa 26 o 27 giorni a mese, l'attività sessuale mi aiuta a ridurre l'ansia».

Ma il retroterra in cui si svolgevano le performance erotiche del predicatore capo della Southern Christian Leadership Conference, era piuttosto sordido. In particolare Garrow in un articolo che sarà pubblicato a giugno su Standpoint racconta che un amico di King, Logan Kearse, si presentò una sera del gennaio 1964 nella stanza del Williard hotel a Washington in cui King soggiornava e che l'Fbi aveva preventivamente riempito di cimici accompagnato da numerose donne, descritte come «parrocchiane» della chiesa di King. Quando di fatto Kearse le offrì a King una di loro si ribellò e l'amico ne abusò, e King guardò senza intervenire ma anzi approvando.

Il giorno dopo invece in quella stessa stanza si svolse un'orgia con una dozzina di persone impegnate in atti «degenerati e depravati».

Insomma, se King una volta disse ai suoi seguaci che «Dio non ci giudica per i nostri singoli errori ma per il complesso della nostra vita», probabilmente stava pensando a se stesso con una buona dose di autoindulgenza.

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