Politica

L'amarezza e l'ironia di Toninelli: "Da ministro stavo in un tugurio..."

L'ex responsabile delle Infrastrutture ci ha mandato le foto del suo alloggio romano: 30 metri quadri a piano terra

L'amarezza e l'ironia di Toninelli: "Da ministro stavo in un tugurio..."

Delle due l'una: o Danilo Toninelli non ha una florida vita sociale oppure è un grillino che vale poco. Meno di Trenta, diciamo. Tertium non datur. Perché la foto che l'ex ministro ci ha gentilmente e simbolicamente inviato in risposta ai dubbi espressi dal direttore del Giornale Alessandro Sallusti sarà anche la prova di un privilegio mollato, ma è anche la certificazione che ci sono grillini di differente classe energetica. Nella classifica virtuale, l'ex titolare del dicastero delle Infrastrutture si autoposiziona all'ultimo posto, persino dietro al meno conosciuto compagno di partito, il senatore Emanuele Dessì, il quale ha dichiarato di abitare in 50 metri quadri. Non c'è più religione: l'ascetico Toninelli come l'ultimo piccolo indiano. Non ci stupiremmo se quel soggiorno-cucina dalle pareti gialle con affaccio su grate e marciapiede allertasse l'intervento delle autorità per controllare le condizioni igienico-sanitarie. Non sia mai che un eventuale tasso di umidità eccessiva arrecasse danno alla salute dell'ex ministro. Già costretto, peraltro, a vivere in un piano terra (che in realtà sembra più un seminterrato) di 30 (guarda caso) metri quadri alla «modica» cifra di circa mille euro al mese. Una «reggia» l'ha definita l'ex inquilino, al quale va riconosciuta la dote dell'ironia. E della sdrammatizzazione. L'umiltà di Toninelli rasenta livelli altissimi se si pensa che la sua ex collega della Difesa vive - ormai per poco visto che trasloca - in 180 metri quadri in zona San Giovanni, qui sì alla modica cifra di 540 euro al mese. Pentastellata di altissimo livello, verrebbe da dire. In realtà si sa che in Italia le pubbliche relazioni valgono più di tutto. Ecco, diciamo che il nostro augurio è che la rete sociale di Toninelli possa allargarsi.

Perché immaginarlo seduto a quel tavolo da solo, a studiare atti parlamentari, metterebbe tristezza anche al suo peggior nemico.

Commenti