Lucifero non ha fretta, l'Italia è un inferno

Ieri ancora caldo soffocante in molte città. E fino a domenica sarà sempre peggio

Roma Lucifero non ha fretta di andare in ferie. Resterà a tenerci compagnia con le due lingue di fuoco almeno fino al fine settimana. Anzi, le temperature aumenteranno ancora e la siccità la farà ancora da padrona, con la sola eccezione delle aree alpine, che conosceranno qualche momento di tregua a causa di qualche sporadico temporale.

I termometri nei prossimi giorni continueranno a registrare temperature da incubo, con massime comprese nella gran parte delle città italiane tra i 35 e i 40 gradi e punte di 42 a Roma e a Bologna e in aree interne della Sardegna e del Lazio. Questo dopo giorni già estenuanti. Ma la situazione è drammatica anche a Firenze, dove ieri la temperatura percepita era di 41 gradi, in Calabria, in Abruzzo, in Piemonte. Poi domenica, al più tardi lunedì si tornerà a respirareal Nord grazie a una lieve attenuazione dell'afa. Nel resto dell'Italia bisognerà invece attendere martedì E attorno al 10 agosto ci sarà qualche giorno di tregua prima di una ripresa della calura asfissiante attorno a Ferragosto.

Nelle città in queste ore è boom delle richieste di soccorso. A Milano la Centrale operativa di via San Marco ha ricevuto negli ultimi tre giorni moltissime chiamate da parte di anziani e persone non autosufficienti e le prestazioni sono passate dalla media di 3500 a una punta di 5mila. Inoltre, tra lunedì 31 luglio e martedì 1 agosto sono stati consegnati quasi 400 pasti a domicilio in più. A Roma, che pure è una delle città magguiormente colpite dal generale solleone, l'Ares 118 non segnala invece un picco di chiamate rispetto alle medie di stagione. In molte regioni, come il Veneto e l'Emilia-Romagna, è atteso un picco di richieste di intervento nelle prossime ore e il sistema sanitario territoriale è in stato di allerta. «C'è un incremento medio degli accessi del 10 per cento - dice Maria Pia Ruggeri, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) - un dato che va di pari passo con l'emergenza caldo. Dal 2005 al 2015 gli accessi al pronto soccorso di anziani over 70 sono aumentati del 60 per cento e i ricoveri del 50. Sono loro ad andare in sofferenza quando arriva il gran caldo sopratutto chi ha patologie croniche pregresse». A rischio anche i bambini,

Ma non siamo solo noi a soffrire il caldo. Ci sono per esempio gli animali. Non solo quelli domestici, che vanno tenuti per quanto possibile a casa, ma anche quelli nelle stalle, nei pascoli, nei pollai e negli alveari. Secondo Coldiretti le mucche a causa del caldo stanno producendo fino al 20 per cento di latte in meno rispetto ai periodi normali. Dopo mesi molto secchi manca anche il fieno e il foraggio per, il raccolto di mais è a rischio ein alcuni casi è stato necessario mobilitare le autobotti per garantire l'acqua da bere per gli allevamenti.

Al Bioparco di Roma ghiaccioli e bagni in piscina per consentire agli animali di sopportare la canicola. La siccità riduce la portate dei bacini idrici spesso in misura allarmante. I lago di Garda è sceso al 28,8 per cento della capacità, l'Adige e il Po soffrono soprattutto nel Veneto.

AnCu

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