Terremoto a Downing Street. Damian Green, deputato conservatore e vicepremier nel governo di Theresa May, si è dimesso in seguito all'indagine interna che ha scoperto materiale pornografico nel suo computer risalente al 2008. L'indagine era stata aperta dopo che Green era stato accusato di aver palpeggiato le ginocchia di una giovane attivista conservatrice. Il primo novembre lo aveva accusato di molestie anche la reporter Kate Maltby. Ufficialmente l'esponente tory ha lasciato l'incarico per aver violato «il codice di comportamento» del governo di Sua Maestà.
Le dimissioni di Green sono un brutto colpo per May, perché era il suo più fidato alleato nel governo, fragile e spaccato per la fronda interna sulla Brexit dove molti ministri non perdono occasione, ed infatti lo ha difeso fino all'ultimo. In particolare la Bbc, citando Downing Street, riferisce che Green si è dimesso dopo aver riconosciuto di aver fatto dichiarazioni «inaccurate e ingannevoli» sul materiale pornografico - non di natura pedopornografica - trovato sul suo pc personale nel 2008 nel suo ufficio ai Comuni. Nella sua lettera di dimissioni Green ha chiesto scusa per le sue azioni. Da parte sua il premier ha espresso il suo «profondo rammarico» per il suo addio.
Lo scandalo Green si era allargato a dismisura lo scorso primo novembre, quando in un'intervista sul Times la Maltby raccontò prima dell'incontro nel pub e poi dell'imbarazzante messaggio che avrebbe ricevuto dal conservatore l'anno successivo, dopo essere comparsa sullo stesso Times in una foto in corsetto. Un sms nel quale Green, sposato e con due figli, le proponeva di rivedersi dopo tanto tempo e aggiungeva: «Avendoti ammirata in corsetto sul mio tabloid preferito, mi sento obbligato a chiederti se sei libera per un drink in qualunque momento?».
Green aveva smentito sia di aver fatto avances moleste alla reporter - mentre aveva confermato l'sms,
minimizzandolo però nei termini di un messaggio «in spirito di amicizia» fra «due amici che si accordano normalmente per rivedersi, e niente più»- sia sul fatto, di non essere a conoscenza delle foto a luci rosse trovate nel suo pc.
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